DOMANDA
Salve Dottore, ho 33 anni è soffro di attacchi di panico, allo stato attuale prendo 20mg di daparox al giorno. Devo dire che rispetto a prima gli attacchi sono calati sia come numero sia come intensità, però ogni tanti vengono con sintomi del tipo, tremori, tachicardia e sensazione di freddo-caldo, il medico mi ha detto di prendere al bisogno 15 gocce di En per far passare subito la crisi. Però queste sensazioni non passano subito sono 30-40 minuti di angoscia totale, cosa si fa in questi casi ? Forse 15 gocce sono poche ? Oppure le En non funzionano perchè leggevo che molte persone usano il Tavor o lo Xanax. Cosa mi consiglia ? Saluti.
RISPOSTA
Il disturbo di panico richiede soprattutto un approccio psicologico, anche se a volte è utile l’associazione con il trattamento farmacologico, quando la frequenza e l’intensità dei sintomi riducono la capacità della persona di collaborare efficacemente. Lo scopo della psicoterapia è di consentire al paziente di affrontare le situazioni che solitamente attivano l’attacco di panico con un livello di ansia sempre minore, depotenziando il significato minaccioso delle stesse, ricostruendo il senso di controllo che è andato perduto. L’attacco di panico genera la paura della paura. E’ questa che si deve imparare a contenere. Quindi accettando in parte di sopportare una certa quota di ansia si apprende gradualmente a non temerla, avendo sperimentato che non è poi così pericolosa. I farmaci che si usano generalmente sono antidepressivi che agiscono sulla serotonina, come nel suo caso la paroxetina. Nel gruppo dei farmaci ansiolitici come la benzodiazepine, comunemente usati per contenere l’ansia, l’alprazolam è solitamente quello più usato nel disturbo di panico per la prevenzione degli attacchi. Quando l’attacco di panico si è scatenato qualsiasi ansiolitico può andare bene, ma andrebbe valutato perché, dopo un certo periodo di tempo di terapia non si sia raggiunto un migliore controllo dell’ansia.