Non provo interesse ad avere dei rapporti e mi sento usata

    DOMANDA

    Salve dottore, sono una ragazza di 21 anni e sono fidanzata da un anno. All’inizio della relazione il mio fidanzato cercava spesso di arrivare ad avere rapporti ma io ero bloccata perché ero uscita da una relazione importante in cui ho rischiato di rimanere incinta. Ora io e il mio ragazzo, per vari impegni, ci vediamo circa una volta e settimana. Ogni volta lui vuole avere più di due rapporti (non so se dipende anche dal fatto che non ci vediamo tutti i giorni). Io non li vivo serenamente un po’ per paura di rischiare una gravidanza e un po’ perché ho la sensazione di essere usata (non so il perché, lui è un bravo ragazzo e tiene a me ma certe volte percepisco i suoi comportamenti come atti egoistici finalizzati al sesso). Come posso uscire dalla mancata voglia, insoddisfazione, senso di monotonia, sensazione di essere usata e tensione durante il rapporto?

    RISPOSTA

    Innanzitutto, per quanto riguarda il suo timore della gravidanza, esistono vari mezzi anticoncezionali sicuri e non dannosi, che lei o il suo ragazzo potete utilizzare. Lei ha tutto il diritto di usarli, discutendone con lui. Già questo dovrebbe abbassare le sue ansie.
    La sua sensazione di essere usata può essere eliminata se lei esprime chiaramente al suo compagno quando ritiene che le sue richieste sessuali sono eccessive. Ognuno ha il diritto di dire se il partner chiede troppo. La sensazione di essere usata spesso deriva dal fatto che la persona non comunica chiaramente al partner i propri desideri o i propri limiti alle sue richieste. Si tratta di una reazione psicologica normale, ma che va contrastata con una comunicazione aperta. Anche in questo caso lei ha il diritto/dovere di farlo, per il bene suo e della coppia. Nella sessualità non bisogna accettare nulla che dispiaccia.

    Davide Dettore

    Davide Dettore

    Docente di psicopatologia del comportamento sessuale all’università di Firenze. Laureato in filosofia e in psicologia, è professore associato di psicologia clinica all’università di Firenze, e si occupa in particolare di psicologia e psicopatologia del comportamento sessuale. Dal 1993 è presidente dell’Istituto Miller di Genova, associazione scientifico-professionale di ricerca, formazione e consulenza di psicologia clinica.
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