DOMANDA
Gentilissimo Dottore vorrei un parere per quanto riguarda il referto della mia R.M eseguita un paio di mesi fa che le trascrivo di seguito: Edema della spongiosa ossea epifisaria femorale destra con versamento articolare ed estesa area di osteonecrosi con parziale collasso della corticale con rima articolare ridotta di spessore ma conservata. Area di osteonecrosi epifisaria femorale anche a sinistra con disomogeneo edema spongioso osseo subcondrale con rima articolare ridotta di spessore ma conservata.Assenza di alterazioni dei fasci muscolari esaminati. Dopo cio’ ho eseguito una visita specialistica da un ortopedico,il quale mi diagnostica una sindrome neuroalgodistrofica bilaterale e mi prescrive una cura(giusto per ridurre i dolori e l’infiammo)con Cacit vit. A3 e Clasteon 200 fl. accompagnato da 30 gg. di riposo e l’uso di 2 stampelle. Ora la mia domanda e’: E’ giusta la diagnosi?La patologia e’ degenerativa? Se si tra quanto saro’ costretto a ricorrere all’intervento di protesi? Oramai i dolori diventano insopportabili di giorno in giorno(anteriori laterali e anche all’altezza del gluteo, sia in piedi che seduto che a riposo, e anche i gesti piu’ banali tipo chinarmi, infilare i pantaloni o allacciare le scarpe mi diventano sempre piu’ difficili se non vengo aiutato da mia moglie.( ho 43 anni ma ne soffro gia’ da almeno una quindicina) Mi scuso per la mia lungaggine e la ringrazio anticipatamente.
RISPOSTA
Gentile sig.re,
premesso che la sindrome algodistrofica della testa femorale non esiste, ma spesso con questo nome viene erroneamente indicata un’altra patologia il cui appellativo corretto è diverso, temo che nel suo caso il problema sia differente. Se la lettura del radiologo è corretta, si tratta di un’osteonecrosi dove l’edema midollare è solo una manifestazione d’accompagnamento e la terapia prescritta non ha alcuna possibilità di darle beneficio.
In tali casi l’unica soluzione è quella chirurgica.
Cordialità.
MVarenna