DOMANDA
Salve
scrivo per mia mamma di 88 anni, sovrappeso. Durante l’anno scorso (aprile/Maggio) sono capitati episodi di extrasistole ventricolari bigemine che danno un breve periodo di simil-bradicardia (da 32 a 48 battiti) misurati col pulsimetro, riconosciuti da me perchè la vedo affaticata. Durante l’autunno-inverno non li ho notati, ma sono ricomparsi ad aprile e tuttora a volte ce li ha. Capitano solo se si affatica, a riposo no. Del referto holter ECG riporto questa parte: Commento:
– La paziente è stata monitorizzata per 23 ore e 39 minuti
– Durante la registrazione la frequenza cardiaca media e’ stata di 68 b/min ,
la minima è stata di 50 b/min e
quella massima di 108 b/mim, con costante ritmo sinusale.
-Sporadica extrasistolia sopraventricolare, 163 BESV
prevalentemente isolata con alcune coppie , 2 brevi runs di massimo 4
battiti con frequenza massima 148b/min
-.Frequente extrasistolia ventricolar ,BEV 4142 di due morfologie prevalenti,
spesso atteggiate in bigeminismo , assenza di eventi ventricolari ripetitiivi
–In occasione della sintomatologia riferita dalla paziente
La terapia dell’ipertensione arteriosa ad aprile è stata ridotta da 1 amlodipina 5 mg a mezzo losartan 50 al giorno. A riposo solitamente la pressione è intorno a 110 58 con 58 di battito. Comunque sopra 160 80 non l’ho mai misurata. Più bassa di 110 58 si. La terapia per l’extrasistolia dall’anno scorso è 1 g OLEVIA; l’anno scorso funzionò, ma questa volta pare di no. La cardiologa non ha dato altre terapie. La mia preoccupazione è se questi momenti in cui il cuore batte a 32 35 battiti sono pericolosi.
RISPOSTA
Per quanto sintomatiche non sono aritmie minacciose e non richiedono terapia. Controlli il potassio nel sangue ed eventualmente ricorra ad integratori di potassio e magnesio.