DOMANDA
Buongiorno, sono una signora di 48 anni, 48 kg per 162 cm, molto giovanile e attiva; in seguito ad un brutto sinistro stradale, ho riportato frattura scomposta del collo femorale dx ; ho subito in urgenza, senza dunque pianificare alcunchè, artoprotesi completa d’anca.
A distanza di un 40 gg ho effettuato il primo controllo in ospedale a Bologna dove risiedo e dove sono stata operata; le lastre vanno bene ed il decorso è regolare…. quello che mi sconforta, e non poco, è sapere (almeno cosi’ ho capito) che non avrò mai piu’ una normale gamma di movimento dell’articolazione, specialmente in flessione, che e’ poi quella più invalidante (dell’intrarotazione del ginocchio mi importa poco…) sono talmente impaurita da una eventuale lussazione che mi muovo rigida come un manichino.
Lavoro in un asilo, per cui è tutto ad altezza bambino ed i piegamenti, gli “accovacciamenti” e lo stare seduti a gambe incrociate sono normale amministrazione….
Inoltre nei vari forum e depliant c’é una massiccia informazione per ciò che riguarda l’attività sportiva, ma non altrettanto sulla gestione della vita di coppia e ciò si potrebbe ripercuotere, magari in immotivate paure che precludano nel tempo una normale vita anche sessuale, senza stare perennemente “vigili” …
Ho la cartella clinica, so che l’approccio chirurgico è postero laterale, il materiale usato è titanio e ceramica, con testina direi doppia mobilità…
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione.
RISPOSTA
Gentile signora,il trattamento chirurgico ricevuto e’ stato corretto. Se il chirurgo non le ha riferito alcunché in merito al posizionamento delle componenti protesiche, sarei del parere di riprendere gradatamente la sua vita normale, evitando sovraccarichi funzionali e ponderali ,proseguendo una ginnastica attiva e specie da sdraiata e/o in acqua per riprendere il giusto tono della muscolatura glutea e quadricipitale.
Le consiglio inoltre un corretto monitoraggio col suo chirurgo