DOMANDA
Dott. Introini,
sul web a marzo2018 ho letto un articolo nel quale veniva scritto che Meir J. Stampfer, epidemiologo del Brigham and Women’s Hospital di Boston “attraverso questionari di frequenza di assunzione di cibo, misure antropometriche e analisi biochimiche ha anche dimostrato, in uno studio prospettico su 24 anni, l’associazione diretta tra l’intake di acido alfa-linolenico e lo sviluppo di cancro prostatico letale”. Quindi per gli uomini non è più consigliato assumere ad esempio i semi di lino come si è sempre scritto ormai da diverso tempo? Lei condivide oppure no tale studio ?
Grazie per la sua opera di conoscenza.
Cordiali saluti
RISPOSTA
Buongiorno
lo studio è da condividere, soprattutto per l’elevato credito scientifico degli autori, ma non è possibile dare delle indicazioni cliniche specifiche su come comportarsi idoneamente sull’assunzione continua di alcuni alimenti piuttosto che altri.
Certo è che la dieta è importante ma ancora vanno prese inconsiderazione anche abitudini di vita e l’attività fisica
Grazie