DOMANDA
Salve, avrei bisogno di un consiglio in merito all’alimentazione di mia figlia, che ha quasi 5 mesi. È nata a 35 settimane con un peso di 2150 g e ora pesa 6980 g. Si alimenta con latte artificiale:6 pasti da 100-150 ml a seconda della fame. È sempre cresciuta bene e tuttora cresce bene ed sempre allegra e vivace. Inoltre si scarica due-tre volte al giorno senza difficoltà. Il problema è che da tre settimane riesce a mangiare solo se si sta per addormentare…il momento della poppata da sveglia è inesistente: mangia 10-20ml e poi piange. Sono preoccupata per il modo in cui si alimenta e anche per il fatto che raramente riesce a mangiare volumi più grandi di cibo nonostante l’età.
La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità.
Cordiali saluti
RISPOSTA
Gentile Signora, non mi fornisce indicazioni sulle lunghezze della bambina (ma perché i genitori pensano sempre e soltanto al peso dei figli, come se la crescita avvenisse in una sola dimensione?) e dunque premetto che non sono in grado di fare una valutazione piena di quanto sta avvenendo, però – basandomi solo sul peso – le dico che la situazione non mi pare molto tranquilla. Non però nel senso che teme lei, cioè che sua figlia si alimenti poco, ma esattamente nel senso opposto! Sua figlia è nata con un peso poco sopra il 10° percentile per l’età gestazionale, e nell’arco di 5 mesi scarsi ha raggiunto poco meno del 75° percentile. A voi genitori la cosa può anche far piacere, ma a me, da pediatra, preoccupa per la sua salute futura. Infatti, i bambini nati pretermine e anche solo moderatamente SGA (cioè piccoli per l’età gestazionale) che nei primi mesi di vita guadagnano molto peso in tempi molto rapidi sono più predisposti degli altri a sviluppare obesità e sindrome metabolica in età successive.
Non mi dice nulla neppure sulla crescita in peso in queste ultime settimane, ma poiché non la nomina, immagino sia rimasta più o meno costante. Allora, data la rapidità della sua crescita in peso, sospetto che il suo atteggiamento attuale verso le poppate sia semplicemente di fisiologica difesa rispetto ad una crescita precedente eccessiva: se così fosse, nel dormiveglia accetterebbe di mangiare di più non perché abbia più fame, ma semplicemente perché meno vigile e pertanto meno in grado di difendersi. L’unica cosa da escludere – cosa che una visita dal suo Pediatra aiuterà a fare – è un’eventuale patologia subacuta (es.: infezione delle vie urinarie) che possa aver modificato il suo comportamento alimentare per cause diverse da quelle da me ipotizzate.
Presumendo peraltro che quest’ultima eventualità sia esclusa, le suggerirei di smettere questa modalità di alimentazione, di darle il biberon solo quando è sveglia – non importa quanta formula prende – offrendole semmai tra i pasti dell’acqua (con quantità di formula così piccole come le descrive il rischio reale è la disidratazione), di ridurre il numero di offerte di biberon a 5 pasti e non più 6, di non forzarla mai se mostra di non volerne altro. In quest’ottica, sarei lieto di sentire che la sua crescita in peso finalmente rallenta: purché prosegua la crescita in lunghezza, questo non rappresenterebbe un problema.
Infine, attenda i sei mesi abbondantemente compiuti prima di introdurre cibi diversi dalla formula: essendo più densi in calorie e nutrienti, rischierebbero di peggiorare il problema del peso.
Sono certo di quanto dico? (Lo scrivo per primo, anticipando una sua comprensibile obiezione) No, ovviamente non del tutto, non conoscendo personalmente la bambina, né le sue modalità di crescita sinora. Però l’esperienza mi porta a ritenere di non essere distante dal vero.
Infine, le consiglierei di far valutare la bambina in un Centro per il follow-up dei nati pretermine, al fine di valutare nella maniera più corretta possibile la sua curva di crescita dalla nascita a oggi.
In bocca al lupo, e mi ricontatti pure se lo ritiene necessario. Prof. Andrea Vania, Pediatra Nutrizionista