DOMANDA
Salve dottore. Ho 49 anni e da ormai più di 6 mesi ho un dolore al indice della mano sinistra moderato durante il giorno e forte al mattino. C’è dolore e bruciore, rigidità e scricchiolio, ma non formicolio ne gonfiore ne arrossamento. Al mattino quando stringo il pugno, sento la mano sinistra più pesante e gonfia di quella destra. Premetto che più di 10 anni fa mi si è deformato il dito medio sempre della mano sinistra (dopo un breve periodo di dolore) ed ora in base alla rx il referto dice “presenza alla base della falange intermedia del 3 dito di sinistra, di una area lacunare, rotondeggiante, a limiti netti e regolari, del diametro di oltre 1 cm, a sede leggermente eccentrica verso l’esterno, con corticale laterale assottigliata e “soffiata”, quadro riferibile a processo espansivo benigno (encondroma)”. Esami di sangue compreso acido urico, fattore reumatoide sono nella norma.
Il problema di reumatismi c’è nella mia famiglia: bisnonna, nonna avevano artrite, artrosi e il padre accusava il dolore alle dita.
Oltre al dito sento al risveglio dei dolori lievi e vaganti alle ginocchia, piedi, gomiti.
Penso che dipenda dalla premenopausa, visto che è da 4 mesi che non ho più il ciclo e ogni tanto ci sono le vampate di calore che riesco a tenere a bada con un integratore. Vorrei evitare di fare la terapia ormonale sostitutiva per la presenza di un nodulo al seno e all’utero e in passato emorragie legate all’assunzione della pillola.
Vorrei sapere se lascio cosi, limitandomi solo agli esercizi fisici, c’è possibilità che il dolore al dito scompaia da solo col tempo… magari quando il corpo si abitua ai cambiamenti ormonali? Quanto tempo possono durare i dolori articolari se legati alla menopausa? C’è qualche integratore o rimedio naturale che potrebbe rallentare il processo e diminuire l’infiammazione? Antidolorifici e antiinfiammatori non fanno effetto.
Grazie
RISPOSTA
Gentile Signora, è opportuno che, preliminarmente, sottoponga il caso a un’osservazione ortopedica per quel che concerne l’alterazione rilevata, definita come encondroma. Successivamente sarà bene effettuare una visita reumatologica, Cordiali saluti. Giovanni Minisola
Prof. Giovanni MINISOLA
International Hospital “Salvator Mundi” – ROMA
Presidente Emerito della Società Italiana di Reumatologia
Direttore Scientifico Fondazione Ospedale “San Camillo – Forlanini” – ROMA