Ciclo sonno-veglia sballato

    DOMANDA

    Salve professore, le scrivo da Genova, su consiglio del prof. R. Gaggero. (Sono nato nell’87, ma non riuscivo a inserirlo nel profilo). In anzi tutto é da quando avevo circa 26 anni che ho l’RLS (sindrome delle gambe senza riposo), e prendo tutti i giorni 0,09, a volte 0,18, di Pramipexolo teva quando vado a letto (prima ne prendevo molto di più, e sarebbe bello poter eliminare il farmaco del tutto). Il problema é questo: Se non prendo anche circa 15 gocce di Rivotril 2.5mg (già falliti i tentativi con Trittico e con Alprazolam) e 1-2 pastiglie di melatonina 5mg rilascio immediato, prendo sonno dopo almeno 25, a volte 30 ore, da quando mi sveglio (rimango sveglio 25-30 ore), e per altro, forse complice anche il fatto che per quasi 4 anni ho lavorato quasi sempre di notte, la sera e la notte non dormo più, nemmeno 5 minuti (sempre se non uso farmaci). Ora é circa un’anno che sono in disoccupazione, ma a breve dovrei tornare nella vecchia ditta, però adesso sarei di giorno, e vorrei trovare una soluzione per dormire regolarmente ogni 24 ore (se necessario anche di notte) senza bisogno di farmaci, o quanto meno non così tanti (poi trovo insopportabile l’incertezza di non sapere se dormirò o se invece mi aspetterà una giornataccia). Gaggero m’ha detto che c’é un farmaco che danno generalmente ai bambini per un breve periodo che ripristina il ciclo sonno-veglia, ma non so a cosa si riferisse. Per farle un quadro migliore possibile, aggiungo che in realtà quando lavoravo, che accumulavo più fatica di ora che non lavoro, di gocce di Rivotril ne prendevo 6-8, e melatonina una da 2mg, però andavo a dormire la mattina che é l’orario che mi viene meglio, e poi come detto prendevo più Pramipexolo. Chiaramente sono disponibile a venire a Milano per farmi visitare, anche più volte se necessario; Detto questo la saluto e la ringrazio in anticipo.

    RISPOSTA

    Buongiorno, da quello che mi dice i problemi sembrano duplici: da una parte un ciclo sonno-veglia ritardato (se su base genetica o comportamentale, da lavoro notturno difficile dirlo ora) con orari di sonno posticipati e da valutare in modo più preciso e magari anche strumentalmente (con actigrafia); dall’altro il problema della RLS ( s delle gambe senza riposo) di cui va verificata la diagnosi con certezza, anche se l’inizio così precoce fa pensare a una forma familiare o legata a carenza di ferro, e di conseguenza la scelta terapeutica. Il rivotril, di scelta nella RLS come benzodiazepina, di solito funziona bene ma non risolve completamente i sintomi specie la “smania”, irrequietezza delle gambe in veglia. Certo sarebbero utili una valutazione più approfondita ed eventualmente esami strumentali, come indicavo prima, sia per il disturbo del ritmo sonno-veglia che per la RLS.

    Cordiali saluti

    Marco Zucconi

    Marco Zucconi

    DISTURBI DEL SONNO E PARASONNIE. Professore a contratto presso la scuola di specialità in neurologia dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Neurologo del centro di medicina del sonno dell’ospedale San Raffaele. Nato a Bologna nel 1955, dopo la laurea si è specializzato in neurologia. I suoi interessi principali sono rivolti alle patologie del sonno, come […]
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