DOMANDA
Gentile dottor Varenna,
a maggio mi è stata diagnosticata un algodistrofia post traumatica al piede sulla base dell edema osseo in tutte le ossa del tarso e 2 metatarsi. Avevo avuto a gennaio uno schiacciamento da una vettura senza riportare danni gravi inizialmente, secondo il referto della rmn a gennaio eseguita. Il 7 maggio mi è stato somministrato il trattamento nerixia per endovena ogni 4 giorni 4 fiale, precedute ogni volta da tachipirina endovenosa. Nonostante ciò attualmente io non sono guarita, ma anzi ho una rigidità articolare molto elevata e percepisco i tessuti molli del tarso e la fascia plantare come induriti e fibrotici, inoltre ho continue scariche elettriche e chiaramente non riesco a camminare.
La mia domanda: lo schema del nerixia che mi è stato somministrato era corretto? Se no, è possibile ripetere il farmaco? Se sì come mai, mi ritrovo ora con questo peggioramento e non posso camminare?
RISPOSTA
Gentile signora,
se le fiale erano quelle da 100 mg, lo schema terapeutico era corretto. Nel qual caso, il mancato beneficio potrebbe essere attribuito anche alla latenza con la quale la terapia è stata effettuata: il trattamento con Neridronato perde circa il 15% di probabilità di essere efficace per ogni mese in più che intercorre tra l’esordio della malattia e l’inizio della cura. Non dimentichi infine che la fisioterapia rappresenta una parte integrante del trattamento dopo la terapia infusiva. Il mio suggerimento è quello di effettuare eventualmente una scintigrafia ossea che, nel caso mostrasse una persistente alterazione di segnale a carico del piede, potrebbe consentire di ipotizzare un ulteriore ciclo infusivo.
Cordialità.
MVarenna