DOMANDA
Gentilissimi dottori vi scrivo brevemente la mia situazione. Pap test ASCUS nel luglio 2018 (i precedenti sempre negativi il penultimo nel 2016). Ho fatto test HPV e sono positiva al ceppo 33, ora sono in attesa di fare la colposcopia. Ho 39 anni. Quello che mi chiedo è che dato il ceppo ad alto rischio non è certo che mi troveranno delle lesioni?
Essendo nel 2016 negativo il pap test mi posso considerare infettata nell’arco di questi due ultimi anni?
Potrei rafforzare il sistema immunitario prendendo qualcosa? Se si, cosa?
Avendo 39 anni il virus potrebbe regredire da solo? Le cellule Ascus potrebbe indicare una riparazione in corso dal virus. Mi scuso per le mille domande ma sono molto preoccupata. Vi ringrazio in anticipo per la disponibilità. Cordiali saluti.
RISPOSTA
Carissima,
direi che la cosa importante nella gestione del pap test anomalo sia affidarsi a un ginecologo o a un centro di riferimento, in grado di consigliarle il percorso adeguato. Nel suo caso, per ora lei ha solo una alterazione citologica che richiede solo controlli e una positività ad un ceppo virale. Dovrebbe proseguire i controlli e verificare di guarire spontaneamente ovvero, nel caso in cui non succeda o dovessero manifestarsi alterazioni citologiche (non tumori, ci vogliono anni) essere aiutata per curare la lesione, se indicato.
Tranquilla, con un pò di pazienza la situazione tornerà a normalizzarsi, come per milioni di donne. Importante fare il controllo e seguire le indicazioni cliniche.
cari saluti