DOMANDA
Salve Professore Ceccarelli,
Sono una donna di 38 anni affetta da artrite reumatoide che ha effettuato nel giro di ,6 mesi un intervento al tunnel carpale uno al ginocchio dx e tra qualche giorno uno al ginocchio sinistro..detto questo da anni soffro di continui dolori alla colonna vertebrale..oggi ho preso il risultato di RM che evidenzia .
Disco intersomatico L5_S1 disidratato con ridotto spessore con accentuata convessivitá del profilo posteriore con modesto bulging posteriore mediano che impronta sul sacco durale e impegna il parte il forame di coniugazione a sinistra. Falda fluida endoarticolare interagisca risultato in L4_L5 bilateralmente,e in L5_S1 a destra.
La mia domanda è poiché la mia qualità di vita è davvero pari a zero e che utilizzo Fans praticamente da anni per l’artrite reumatoide,senza che la mia condizione migliori ,anzi peggiora ogni giorno di più,in alternativa..si potrebbe pensare ad un intervento chirurgico o a altre terapie che possano migliorare le mie condizioni.
La ringrazio anticipatamente per la risposta…vivere e gestire la vita con dolori quotidiani non è affatto semplice.
Grazie
RISPOSTA
Cara Signora, la capisco perfettamente: in caso di artrite reumatoide infatti, nei casi piu’ sfortunati, la capacita’ di svolgere le comuni pratiche quotidiane si riduce notevolmente sia per l’infiammazione che per le distruzioni articolari che la malattia determina.
Riguardo alla sua colonna vertebrale potrebbe esserci una soluzione chirurgica (fusione vertebrale) ma che pero’ deve essere attentamente indicata e pianificata da uno specialista ortopedico che si interessi di colonna vertebrale o da un neurochirurgo, sulla base di un esame clinico e di una documentazione come TAC o radiografie, poiché la sola risonanza spesso, facendo vedere meglio le parti molli, non mostra completamente la situazione dell’osso.
Cordiali saluti
Prof. F. Ceccarelli