DOMANDA
Egregio Professore, sono la mamma di una bambina di 14 mesi a cui è stata prescritta la calprotectina fecale per scarsa crescita (alla nascita 3,4 kg per 49,5 cm; a 12 mesi 8,1 kg per 72 cm). Il valore è risultato positivo pari a 286, confermato anche il mese dopo (299). La bambina è sempre cresciuta poco, seguendo comunque la sua curva di crescita, perchè mangia poco. Non ha sintomi come diarrea, semmai ha spesso feci dure. E’ capitato che alcune volte si sia svegliata di notte perché sembrava avesse dolori addominali. Una sera (aveva 9 mesi) l’abbiamo portata anche al PS perché continuava a piangere in maniera disperata ed inconsolabile; lì le hanno fatto ecografia addome completo, analisi urine e analisi sangue ma non è emerso qualcosa di particolare. Ha persistenti sfoghi cutanei (per dermatologo è follicolite, per pediatra sudamina, che però non passano con le cure che le danno) e si gratta spesso. Cosa ci consiglia di fare? Il pediatra dice di ripetere la calprotectina tra 6 mesi e poi decidiamo se indagare la celiachia. Io ho timore si tratti di una malattia intestinale cronica infiammatoria perché, leggendo in internet, la calprotectina è sempre associata a queste patologie. Grazie molte per l’attenzione.
RISPOSTA
Cara Signora per quale motivo il suo pediatra attende per iniziare il percorso celiachia? Davvero non me ne capacito. La calprotectina è un esame molto aspecifico ed indica un infiammazione di un qualche settore dell’apparato digerente. Il primo problema da escludere è proprio la celiachia anche se è presente solo parte dei sintomi classici (scarsa crescita, dolori addominali notturni forse per meteorismo) e non la diarrea. Se f un prelievo di sangue è poi utile valutare l’emocromo e la PCR. Comprendo la sua preoccupazione per una malattia infiammatoria: potrebbe fare una ecografia delle anse intestinali, ma non tratto bambini in prima infanzia e non se è possibile eseguirla correttamente per l’irrequietezza del bimbo.