DOMANDA
Esimio Dottore, buongiorno.
Mi chiamo Giuseppe, ho 55 anni e soffro dal 1995, di ernie alla colonna cervicale. In tutti questi anni, ho sempre praticato, nelle fasi acute, le solite terapie antidolorifiche a base di cortisoni e quant’altro…associate anche a fisioterapie e manipolazioni…i medici presso i quali mi sono rivolto, mi hanno sempre consigliato il percorso conservativo. Ora, da almeno due mesi, sono di nuovo incorso in una fase acuta, con forti dolori al collo ma soprattutto, un forte dolore al braccio sx con vere e proprie scosse elettriche che si irradiano fino alla mano. Preciso che, soprattutto la notte, il dolore è insopportabile, mentre durante il giorno si allevia notevolmente. A seguito di questi disturbi che non vanno via e che, nel frattempo ho assunto vari antinfiammatori e miorillassanti, ho anche eseguito una RMN, che di seguito riporto il referto: “Irregolarità spondilosiche delle limitanti somatiche. Riduzione di segnale in T2, per fenomeni di disidratazione, dei dischi intersomatici nel tratto in esame. A livello dello spazio intersomatico C4-C5 si apprezza una protusione discale posteriore mediana e paramediana, con segni di fissurazione trasversale, che comprime lo spazio subaracnoideo anteriore. A livello dello spazio intersomatico C5-C6 si apprezza una protrusione discale posteriore mediana e paramediana sinistra, che comprime lo spazio subaracnoideo anteriore ed impronta a corrispondente tasca radicolare. A livello dello spazio intersomatico C6-C7 si apprezza una protrusione discale posteriore mediana sinistra, che comprime lo spazio subarcnoideo anteriore ed impronta a corrispondente tasca radicolare. Canale vertebrale di ampiezza ridotta nel tratto in esame. Midollo cervicale di regolare volume e segnale. Si segnala verosimile riduzione di flusso della giugulare a sinistra, che appare ectasica; utile, anche a giudizio clinico, completamento diagnostico con esame angio-TC dei vasi epiaortici.
Ad oggi, ho ancora dolori e ho deciso di smettere la terapia farmacologica che non mi porta a nessun miglioramento.
Mi scusi della lunghezza del testo…Le chiedo per favore di darmi un consiglio in merito, sono molto avvilito e non so cosa fare…
La ringrazio Dottore, di vero cuore, per l’attenzione che mi vorrà dedicare e cordialmente Le invio i miei più cari saluti.
Grazie ancora.
RISPOSTA
Buonasera Sig. Giuseppe, la prima cosa che le consiglierei di fare è un esame elettromiografico dell’arto superiore sinistro che serve per valutare la funzione delle fibre nervose e successivamente eseguire una visita fisiatrica per impostare un’adeguata terapia.
Cordiali saluti.
Dott. Gianluca Concardi