DOMANDA
Salve Dottore,
Utilizzo da ormai 6 mesi venlafaxina 37,5 x2 volte al giorno ma i miei stati ansiosi fobici in situazioni di periodi dove devo affrontare prove nuove che siano lavorative o sociali, ritornano, come se non avessi copertura con il farmaco suddetto; quindi ricorro alle benzodiazepine (Lexotan) che come prima dell’utilizzo dei servizi mesi con venlafaxina mi fanno effetto e mi fanno affrontare il problema con più serenità. Allora mi chiedo e chiedo a Voi medici, a cosa serve utilizzare una cura a lungo termine, se poi comunque quando la situazione ansiogena riaffiora sono costretto all’utilizzo delle benzodiazepine?
Grazie in anticipo
Cordiali saluti
RISPOSTA
Il trattamento farmacologico a lungo termine per i disturbi d’ansia ha lo scopo di ridurre l’eccessiva risposta ansiosa a stimoli sia interni (paure, preoccupazioni ecc.) sia esterni (eventi stressanti). Può essere ritenuta valida se ha ridotto uno stato ansioso di base e il numero e la gravità di episodi ansiosi, rispetto al periodo precedente, anche se non ha eliminato completamente il rischio di ricadute. In questo caso l’uso saltuario di una benzodiazepina può essere un supporto utile. I trattamenti farmacologici dovrebbero comunque essere considerati prevalentemente un aiuto, non sempre indispensabile, per affrontare meglio il lavoro psicologico che deve essere fatto, che ha lo scopo di comprendere meglio le ragioni dell’ansia e le modalità per affrontarla. In mancanza di questo lavoro l’uso dei farmaci può determinare una condizione di cronicizzazione e di dipendenza senza risolvere completamente il disturbo di base.