DOMANDA
Buongiorno Professore,
mia madre (70 anni) dal 2016 ha avuto ripetuti episodi di caduta rovinosa. Essendo comunque una personalità molto ansiosa e distratta abbiamo inizialmente attribuito a questi stati le cadute, anche sostenuti dal medico di famiglia.
Quest’anno, ad agosto, dopo l’ennesima caduta che ha comportato la rottura del braccio destro, oltre a profonde escoriazioni sul viso, il medico ha richiesto una RM con contrasto, dalla quale si è evidenziato la presenza di alcune piccole e sporadiche areole di alterato segnale, ipertense nelle sequenze a TR lungo, localizzate in corrispondenza della sostanza bianca sotto-corticale in sede frontale bilateralmente, riferibili a focolai gliotici di natura micro-circolatoria ischemica. Con il contrasto si è notato un minuto potenziamento localizzato in sede temporo-polare a sinistra, verosimilmente, extra-assiale di circa 4 mm, di verosimile natura meningiomatosa.
A seguito di questo è stato prescritto un EEG che ha riportato anomalie lente aspecifiche in sede fronto-parieto-temporali bilaterali.
Abbiamo quindi fissato una visita neurologica e psiconeurologica per la fine del mese corrente.
Mia madre è ipertesa (triatec 10mg; congestor 1,25mg), presenta artrosi polidistrettuale e ipovitaminosi D (Dibase), ha una maculopatia degenerativa.
Lei ritiene che il quadro possa condurre a un sospetto di comizialità?
Ringraziandola anticipatamente per il tempo dedicato, le invio i miei saluti
RISPOSTA
Buonasera,
le anomalie cerebrali evidenziate alla RMN di sua madre sono verosimilmente dovute ad un diffuso danno microvascolare causato dall’ipertensione arteriosa. Anche le anomalie registrate dall’ EEG possono essere ricondotte ad un danno vascolare bilaterale. In merito alle cadute, ho qualche difficoltà ad esprimere un giudizio senza sapere se questi episodi siano o meno preceduti, associati o seguiti da altri fenomeni (es. vertigini, perdita di coscienza, ecc). Infine, senza un’obiettività neurologica é veramente impossibile emettere qualunque ipotesi. Tutto quello che posso dirle é che le cadute senza perdita di coscienza e senza altre manifestazioni cliniche possono avere molte cause negli anziani: l’uso di psicofarmaci, l’esistenza di una sindrome parkinsoniana (ad esempio paralisi sopranucleare progressiva) ed altre ancora. Sono certo che il suo neurologo di fiducia esaminerà tutte le opzioni possibili.
Cordialmente,
Prof. Umberto Aguglia