Infestazioni continue di Ossiuri

    DOMANDA

    Mio figlio di 9 anni continua periodicamente ad avere infestazioni da ossiuri ormai da circa 4-5 anni, che si presentano con il sintomo tipico del prurito anale ( ossiuri anche visibili nel momento di deposito delle uova). Questi sintomi si presentano sempre dopo circa un mese e mezzo/due dall’ultima dose somministrata di medicinale vermifugo. Abbiamo provato sia vermox che combantrin, anche per lunghi periodi di circa sei mesi, con somministrazioni a distanza di due settimane, nonché inizialmente per 5 giorni consecutivi e poi con singole somministrazioni a distanza di due settimane. Ora il medico gastroenterologo ci consiglia di somministrare per 5 giorni il medicinale, con pausa di due settimane, poi altri 5 giorni e così via per altri 6 mesi. Al pediatra questa soluzione sembra eccessiva.
    Specifico che è l’unico membro della famiglia al momento ad essere colpito dagli ossiuri, almeno in apparenza, poiché nessun altro presenta la sintomatologia tipica. Comunque ad ogni prima infestazione tutti i membri familiari sono stati trattati con il medicinale.
    Ho provato anche vari ingredienti ‘naturali’ tipo semi di pompelmo e decotto d’aglio, senza risultato.
    Ogni volta vengono lavate lenzuola, biancheria e pigiami ad almeno 60 gradi con Napisan.
    Cosa ne pensa del trattamento consigliato? Vista l’età del bambino queste alte dosi di medicinale per lunghi periodi non andrebbero evitate? Potrebbero essere utili clisteri e/o purganti associati al vermifugo, oppure sono sconsigliati per i bambini?
    Grazie mille.

    RISPOSTA

    Il contagio intrafamiliare è sempre in agguato quindi controllare con scotch test tutti i conviventi e massimizzare tuttte le norme igieniche soprattutto intime e mani e unghie. Bene il trattamento della biancheria e degli accessori da bagno. Albendazolo (400 mg per os  a stomaco vuoto; mebendazolo (100 mg) e Pyrantel pamoato (11 mg/kg; maximum 1 g) sono ottimi prodotti con buoni risultati associati a quanto detto sopra e vanno ripetuti ogni due settimane per tre/cinque volte  Il purgante associato al vermifugo va sicuramente tentato e migliora i risultati. Valutare anche gli ambienti esterni frequentati dal bambino (scuola, giochi, sport etc)

    Tino Casetti

    Tino Casetti

    Primario di gastroenterologia all’ospedale di Ravenna. Nato nel 1948, si è laureato in medicina nel 1973 e poi specializzato in gastroenterologia all’università di Bologna, e in malattie infettive all’università di Ferrara. Dirige il dipartimento di malattie dell’apparato digerente e del metabolismo dell’ospedale di Ravenna (foto di R. Bruno).
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