DOMANDA
Salve Dottore.
Sono Gianpiero, ho 31 anni e sono un tecnico di radiologia.
Da circa 2 anni, precisamente dai primi i giorni di gennaio 2017, ho difficoltà nella deglutizione di cibi, e a volte di liquidi.
Il tutto è iniziato nei primi giorni di gennaio 2017, quando per curare un mal di gola, mi hanno prescritto ibuprofene e antibiotico. A quanto pare questa combinazione ha generato una cross-reaction, generandomi allergie a cibi, inalatori ed alcuni farmaci. Fatto sta che, nonostante trattamento con cortisone, antistaminico ed una cura con un farmaco biologico, per abbassare il carico totale di IgE, da 2 anni a questa parte ho difficoltà nella deglutizione. Sensazione di presenza continua di qualcosa a livello del passaggio ugola-glottide, come se il cibo non passasse.
Le difficoltà maggiori le incontro con gli alimenti che attirano poco la saliva, quindi carne, pesce, latticini e pane infatti li ho quasi eliminati; mentre riesco ad ingoiare, anche se lentamente e con difficoltà, pasta, biscotti secchi, crakers.
Il mese scorso ho effettuato una gastroscopia, dove è stata riscontrata una incontinenza del piloro, esofagite da reflusso che interessa i 3/4 distali dell’esofago e stomaco ad uncino. Attualmente sono in trattamento con Pantorc da 20 mg e Marial, ma non sto riscontrando nessun miglioramento.
È una situazione davvero insostenibile e non sto trovando risposte concrete da nessuna parte. Spero che Lei mi sappia consigliare o indirizzare su come muovermi.
La saluto e la ringrazio.
RISPOSTA
L’esofagite può essere la causa della sua disfagia. Prima di avvertire il miglioramento possono passare parecchie settimane. Oltre alla gastroscopia potrebbe anche eseguire un transito esofago gastrico … e poi comunque farsi seguire da un centro che sia specializzato in patologia esofagea. Certo la gastroscopia esclude patologie organiche, ma quelle funzionali benigne sono più subdole e la loro diagnosi un po’ più specialistica. Spero di esserle stato utile e le invio cordiali saluti.