Ureaplasma resistente

    DOMANDA

    Gentile Dottore,

    è da circa 7 anni che conosco Ureaplasma Urealyticum, che mi rovina la vita. Dopo numerosi tamponi positivi a questo batterio, e di conseguenza numerose terapie con doxiciclina, azitromicina, claritromicina, ciprofloxacina.. risulto sempre positiva ad U. U. I tamponi me li fanno fare in quanto soffro di uretriti/cistiti atipici e vaginiti rincorrenti. Da quando ho questo batterio la mia salute non è più tornata alla sua normalità, e la qualità della mia vita è notevolmente abbassata. Per il momento sono seguita da una nutrizionista perchè mi si è elevata la candida nell’intestino e anche nella vagina, in modo tale compromettendo la digestione. Sono una 30enne, ho un lavoro che mi piace ed ho tanta voglia di gustare la vita ma fisicamente sono “limitata” per questi disturbi: cistite/uretrite con bruciore e con le urine a volte torbide e a volte con odore pesante, vaginite con arrossamento e con tante perdite inodori. Credo tanto nelle Sue competenze, per favore mi aiuti.

    RISPOSTA

    Come è stato più volte sottolineato su questo sito, Ureaplasma è quasi sempre, come certamente anche nel suo caso, l’epifenomeno di un dismicrobismo vaginale, caratterizzato da diminuzione/assenza di lattobacilli e una conseguente diminuzione dell’acidità vaginale. Per questo motivo non serve trattare la presenza di Ureaplasma, che è un normale colonizzante vaginale, ma il dismicrobismo, che è anche la causa dei suoi disturbi “collaterali” e ricorrenti, dalle vaginiti/vaginosi alle uretriti/cistiti.