Staphylococcus aureus-antibiotico

    DOMANDA

    Sono in Repubblica Dominicana per lavoro. A seguito della fattura dell’omero ho subito un intervento chirurgico per il posizionamento di placca e viti. Dopo 10 giorni dall’intervento è cominciata la febbre a 39 poi rivelare una infezione da Staphylococcus aureus nel braccio contratta durante l’intervento.
    In ulteriore ricovero è stata riaperta la ferita e pulita in sala operatoria. Ricovero di 7 giorni con pulizia della ferita (è stato lasciata una parte aperta di circa cm 2) due volte al giorno, trattamento con Ciprofloxacino per endovena due volte al giorno con due confezioni da 100mg/50ml
    Trattamento a casa con Ciprofloxacino due volte al giorno mg 750 e pulizia delle secrezioni. A distanza di 22 giorni, continuando a prendere Ciprofloxacino regolarmente, continuo ad avere secrezione dalla ferita.
    La domanda: è sbagliato l’antibiotico? il dosaggio? o è necessario cambiare antibiotico?
    Copio le analisi effettuate al momento della riapertura della ferita in sala operatoria.
    CULTIVO SECRECIONES
    Staphylococcus aureus
    Bencilpenicilina >=0,5 R
    Beta-Lactamasa Pos +
    Ciprofloxacino 1 S
    Clindamicina =8 R
    Gentamicina <=0,5 S
    Levofloxacino 1 S
    Linezolid 2 S
    Moxifloxacino <=0,25 S
    Nitrofurantoina =4 R
    Quinupristina/Dalfopristina <=0,25 S
    Resistencia indecible a lindan Neg –
    Rifampicina =0,16 R
    Tigeciclina 0,25 S
    Trimetoprima/Sulfametoxazol <=10 S
    Vancomicina <=0,5 S

    La ringrazio moltissimo anticipatamente se potrà darmi una risposta.
    In questo paese non mi fido ormai di nessuno e non posso rientrare in Italia prima di un altro mese, dove ci sono medici competenti e capaci e quindi avere delle risposte al mio problema.
    Cordiali saluti

    RISPOSTA

    L’antibiotico è quello suggerito dall’antibiogramma e quindi la terapia è corretta (terapia mirata). Tuttavia la natura dell’infezione, a livello dell’osso, rende la guarigione complicata. Non so se le hanno fatto una radiografia di controllo per localizzare esattamente il sito dell’infezione che – venendo assicurando il drenaggio – dovrebbe guarire anche se in tempi lunghi.  Raccomando di curare la disinfezione della zona intorno alla ferita. La secrezione inoltre deve essere monitorata dal punto di vista microbiologico (altri controlli). Saluti e buon prossimo rientro.

    Giuseppe Miragliotta

    Giuseppe Miragliotta

    ESPERTO IN TERAPIE ANTIBIOTICHE. Esperto di infezioni e terapia antiinfettiva. Professore ordinario f.r. di Microbiologia dell’Università di Bari. Specialista in Microbiologia, Ematologia, Farmacologia. Consigliere Nazionale della Associazione Microbiologi Clinici Italiani.
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