DOMANDA
Ho 55 anni e dopo 20 anni di diagnosi di colite aspecifica ( sospetta RCU) ha avuto la diagnosi definitiva di RCU con associata spondiloartrite periferica erosiva (o forse AR per altro specialista) da un centro IBD. Da RMX mani e piedi risultano evidenti erosioni diffuse, MCF ed edema osseo .Nel frattempo da anni curo una osteoporosi severa (prima con prolia ora con forsteo) che peggiora ora con cuneizzazione di due vertebre. Dopo diversi mesi di salazopyrin mi hanno fatto passare al reumaflex con un peggioramento dei sintomi dolori articolari acuti migranti in tutto il corpo , afte, crampi ,nausea e vomito, mal di testa e caduta dei capelli. Ho finito la 4 settimana di reumaflex da 15 mg poi devo passare a 20mg, ma pur sapendo che questo farmaco ha effetti a lungo termine sono esausta :ho problemi nel fare le più piccole cose quotidiane . Vorrei un suo consiglio sulla cura e su cosa potrei fare per migliorare la mia attività quotidiana.
RISPOSTA
Il Suo caso è complesso e impegnativo. Ritengo che un parere più realistico possa essere dato solo da chi La ha in cura e ha la possibilità di visitarLa e di prendere visione dei più recenti accertamenti eseguiti. Posso comunque dirLe, sia pure a distanza, che deve essere valutata, ove non esistano controindicazioni, la possibilità di un trattamento con farmaci biologici. Cordiali saluti. Giovanni Minisola
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Prof. Giovanni MINISOLA
Ospedale Internazionale “Salvator Mundi” – Roma
Presidente Emerito della Società Italiana di Reumatologia
Direttore Scientifico Fondazione Ospedale “San Camillo-Forlanini” – ROMA