DOMANDA
Gentili dottore,sono una persona di 24 anni affetta da schizofrenia/psicosi ormai da tre anni che curo con 20 gocce di serenase(antipsicotico) più un antidepressivo(paroxetina) più un ansiolitico.Volevo far notare che la mia qualità di vita da quando ho cominciato a sentire le voci e a sentirmi perseguitato è notevolmente peggiorata e credo mi stia portando su una strada piuttosto buia.In particolare non so se è questa problematica o se è un espressione del mio carattere e personalità ma tendo ad essere molto chiuso,sospettoso,arrabiato e vendicativo con le persone in generale in quanto viste come dei nemici.La mia vita ha perso di significato,ho enormi difficoltà ad uscire di casa,ad essere indipendente ed autonomo,ho messo su 40 kg (effetti collaterali dei farmaci),e passo le giornate a letto sentendomi ancora perseguitato e vittima di qualche complotto con conseguente aumento del rischio suicidario.Ho consultato vari psichiatri e psicoterapeuti( psicoterapia che non ha portato ad alcun successo in più occasioni),volevo un parere esperto e possibilmente dettagliato circa la prognosi della malattia.Uno psichiatra mi disse che è una forma lieve e che può regredire spontaneamente in un futuro non so quanto lontano,ma a me non sembra affatto ne lieve ne che stia regredendo,anzi che si stia cronicizzando lei ha delle opinioni sul decorso della malattia e sulla mia situazione in generale?Grazie
RISPOSTA
L’aspetto più importante di quanto ha scritto è il fatto che il suo disturbo schizofrenico sia stato definito lieve da uno psichiatra. Ora la sofferenza soggettiva e le difficoltà che sta vivendo con il suo disturbo possono sembrare insormontabili, ma è vero che in una discreta percentuale di casi di schizofrenia si raggiunge un buon livello di compenso. Questo grazie alla continuità della terapia (nonostante gli effetti collaterali dei farmaci) e il lavoro psicologico di comprensione dei proprio disturbi. Il fatto di rendersi conto delle proprie tendenze persecutorie aiuta a tenerle sotto controllo e a migliorare la capacità di interagire con le persone evitando l’isolamento. Non perda la speranza e si faccia costantemente seguire dallo psichiatra.