DOMANDA
Egregio dottor Rigler,
Sono una ragazza di 25 anni che da 7 anni convive con coliche addominali soprattutto notturne con cadenza quasi mensile. Ho fatto l ecografia delle anse dove non è risultato nulla se non un lieve edema nel sigma. Ho fatto la calprotectina fecale che inizialmente era 265 Ma visto che Ves e pcr erano nella norma, la dottoressa mi ha detto di ripeterla ed è risultata a 10. Ho fatto anche il sangue occulto e anche in questo caso mi è uscito positivo su 3 campioni ma mi hanno fatto ripetere l esame ed è risultato negativo su tutti e 3 i campioni. I dottori che mi hanno visitato pensano che sia ansia e stress ma nel frattempo la qualità della mia vita è peggiorata perché ho paura di uscire a causa delle coliche che mi portano diarrea. Ho provato di tutto fermenti lattici che mi peggioravano la situazione, normix, levobren ma non ho trovato sollievo. Nessuno vuole farmi fare la colon considerando la mia età. Lei cosa mi consiglia?
RISPOSTA
Non posso certo fare una diagnosi ma avanzare alcune considerazioni. Indubbiamente la sua è una età in cui i disturbi intestinali sono spesso funzionali, ma si corre il rischio di sottovalutare i problemi e d’altra parte a volte prima di concludere per una funzionalità bisogna escludere problemi organici. Entrando nel merito la vecchia clinica ottocentesca (ma spesso ancora valida nell’epoca tecnologica) ci dice che i sintomi notturni (se nel periodo di sonno profondo) sono più significativi di quelli solo diurni. Se si esegue il test del sangue occulto fecale e questo risulta positivo è d’obbligo fare la colonscopia: il test è così poco specifico e sensibile che non può essere ripetuto. Mi spiego meglio: se lei avesse una lesione in grado di dare una microemorragia sarebbe stata fortunata a cogliere la positività del test che potrebbe poi erroneamente risultare negativo ad una successiva ripetizione. Certo se necessario la colonscopia può essere fatta anche a due anni! D’altra parte l’eco intestinale ha mostrato lieve edema del sigma? perché? Lo stesso esame può rilevare informazioni precise sulla parte terminale dell’ileo ma non sempre sui 5 metri di intestino tenue a monte.
In sintesi ritengo che lei vada valutata in modo più completo se non altro per il criteri di diagnosi di esclusione.