Rimozione mezzi di sintesi

    DOMANDA

    Buongiorno dottore,
    le scrivo a seguito di una frattura trimalleolare piede sx operato il 14 novembre 2017 presso la struttura ospedaliera cardarelli e stabilizzata con placche e viti. A distanza di più di un anno volevo un suo parere sulla rimozione dei mezzi di sintesi. Andrebbero rimossi? in caso favorevole dopo quanto tempo dall’intervento? La rimozione potrebbe migliorare il movimento del piede o peggiorarlo rendendolo meno forte? grazie

    RISPOSTA

    La rimozione dei mezzi di sintesi deve essere effettuata assolutamente in caso di intolleranza, (infezione, complicanze meccaniche: rottura, conlfitti articolari, conflitti con le parti molli). In caso di mezzi di sintesi ben tollerati o nei casi in cui può risultare molto difficoltosa (ad esempio dopo molti anni dall’intervento) la rimozione deve essere discussa con lo specialista, in base alle possibili complicanze di un altro intervento. La rimozione deve essere effettuata a frattura perfettamente consolidata, in modo che non ci sia rischio di una nuova frattura.
    Il movimento in genere non è condizionato dalla presenza dei mezzi di sintesi ben posizionati, ma in un intervento di rimozione possono essere eventualmente liberate aderenze che migliorano la funzionalità dell’articolazione interessata.

    cordialità.

    dott. stefano lepore

     

    Stefano Lepore

    Stefano Lepore

    CHIRURGIA DELLE SPALLA, ANCA, GINOCCHIO. Dirigente medico in servizio presso l’ospedale Cardarelli di Napoli. Nato a Napoli nel 1966, si è laureato in medicina nel 1990 e si è specializzato in ortopedia e traumatologia nel 1995. Ha lavorato alla clinica St.Jean di Tolosa (Francia) e all’ospedale Santa Croce di Cuneo. Si occupa di patologie delle […]
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