DOMANDA
Salve, sono un ragazzo di 22 anni , 2 anni fa (aprile 2017 circa)mi fu eseguita una gastroscopia a causa di reflusso gastroesofageo e problemi digestivi il cui esito fu il seguente:Esofago regolare. Linea Z a 40cm dall’ADS.
Stomaco: piccola ernia jatale da scivolamento di 2 cm. Pareti distensibili, animate da peristalsi valida, ricoperte da mucosa integra al fondo e corpo. In Antro isolate erosioni e iperemia della mucosa. Biopsie.
Lago mucoso limpido.Piloro pervio
Duodeno: regolari 1 e 2 porzione esplorate.
Diagnosi: Ernia jatale da scivolamento non complicata. Gastropatia erosiva lieve. In attesa di istologia per tipo di gastrite e ricerca HP.
Fino a qui non ero preoccupato più di tanto ma dopo aver ricevuto il referto della biopsia è iniziata la paura.Campione in esame:
Stomaco:antro, biopsia endoscopica
Descrizione macroscopica: tre frammenti
Diagnosi:Frammenti di mucosa gastrica tipo andro con un quadro di gastrite cronica atrofica di grado lieve con focali aspetti follicolari con metaplasia intestinale anche con occasionale displasia ghiandolare di grado lieve(basso grado). L’endoscopista che eseguì l’esame mi disse di non aver bisogno di ulteriori controlli , così come un secondo gastroenterologo presso cui mi recai , ma nonostante le loro rassicurazioni e studiando io infermieristica (sapendo quindi cosa è una displasia seppur lieve e informandomi sul maledetto internet sulla metaplasia etc..) vivo col terrore di sviluppare un tumore in futuro. Volevo sapere se a distanza di quasi 2 anni secondo voi necessito con impellenza di effettuare una nuova gastroscopia o se posso stare “tranquillo”
RISPOSTA
Caro lettore, per esprimere un corretto giudizio concordo sulla opportunità di una nuova gastroscopia con un numero adeguato di biopsie.