DOMANDA
Buonasera dottore,
Sono una ragazza di 33
Anni..Ho subito negli anni interventi al ginocchio e ho seguito terapie di cortisone per almeno 4 ANNI fino a dicembre 2017. Nel mese di aprile 2018 ho iniziato ad avere dei dolori fortissimi al fianco destro dove si trova l appendice, già tolta a 13anni,pensavo che fosse un dolore passeggero conseguente a qualcosa che avevo mangiato,ma mi sbagliavo perché il dolore continuva, con presenza di scariche alternate con coliche addominali e stipsi, con presenza di muco e raramente con sangue. Dopo 2mesi di dolore mi sono recata al pronto soccorso dove dapprima mi hanno fatto un’ ecografia interna ginecologica, riscontrando un’infiammazione vicino l’intestino. Mi hanno fatto un eco-addome con risultato”addome trattabile alla palpazione profonda lieve algia fossa iliaca dx cicatrice da pregressa appendicectomia, peristalsi presente, alvo regolare”. Segue dopo mesi una visita gastroenterologa dove mi prescrivono una colonscopia, calprotectina fecale, anticorpi, antiendomisio, antitransglutaminasi. Calprotectina negativa, EMA(IFI) si consiglia di ripetere prelievo fra tre mesi (dubbio)… Transglutaminasi IGA 35.6h…prima di effettuare la colonoscopia passano mesi i dolori aumentano e ho anche dei dolori forti sul lato sinistro sotto le costole dove mi sento un rigonfiamento come se mi stesse scoppiando qualcosa… Da precisare che da quando ho questi dolori gli unici alimenti che riesco a mangiare sono solo patate e prosciutto cotto… Le verdure, legumi e pomodoro mi fanno stare troppo male… Nel mese di ottobre faccio la colonoscopia i risultati sono:Mucosi ileale con villi presenti, lamina propria sede di minimo infiltrato linfoide. RETTO:Mucosa colica ad architettura conservata con edema e lieve flogosi cronica aspecifics della lamina propria… Più in là mi viene prescritta una gastroscopia… DUODENO:Mucosa duodenale ad architettura conservata con flogosi cronica della lamina propria, presente marcato aumento del numero di piccoli linfociti(cd3) in sede intraepiteliale. Reperto indicativo di malattia celiaca (Tipo 1sec.Marsh/infiltrativa). Vorrei capire insieme a lei se possa trattarsi anche di una lieve forma di morbo di crohn. Non so più a chi rivolgermi poiché nessuno ancora mi ha prescritto una valida terapia poiché i dolori continuano in assenza di cibo con glutine già da mesi. Ho avuto anche sintomi come dolori ossea e sudorazione notturna. La ringrazio anticipatamente.
RISPOSTA
Ho optato per l’idoneità del consulto ma in realtà a leggere appelli disperati come il suo l’impressione è che lei abbia girovagato senza un punto di riferimento che facesse la sintesi di quanto lei ha enunciato. Ne lo posso fare io in modo virtuale. certo il suo timore del Crohn non sembra avere evidenze significative, come il sospetto istologico di celiachia è vago e spesso sono patologie non sempre facilmente diagnosticabili nonché condizionate dalla qualità degli esami effettuati non sempre affidabili. Non le resta che affidarsi ad un Servizio di Gastroenterologia qualificato che tiri le somme, verificando ed integrando le informazioni riferite.