DOMANDA
Buongiorno, sono totalmente in ansia, Vi spiego, in data 16 gennaio (poco più di 2 settimane fa), in viaggio in Africa, ho avuto un rapporto con una ragazza del posto, di cui non conosco lo stato sierologico, mi ha praticato un rapporto orale protetto da preservativo, poi siamo passati ad un rapporto vaginale, interrotto però dalla rottura del preservativo, ce ne siamo accorti subito dal rumore, pochi secondi dopo sono uscito e abbiamo continuato con nuovo preservativo un rapporto orale fino a concludere. Solamente dopo mi sono reso della gravità della situazione, l’incidente a rischio è durato appena un attimo, ma da allora, sarà l’ansia o non so, mi sento sempre stanco, oltre a leggeri problemi intestinali e malessere in generale, da pochi giorni inoltre ho un forte nodo alla gola, come una cosa che mi comprime, ieri il medico mi ha detto che forse è esofagite da reflusso e forse tiroide ingrossata, a lui del rapporto a rischio non ho detto nulla, ora ho pure la lingua bianca e che mi brucia, oltre che a dolori muscolari, perchè proprio ora dopo il rapporto ? coincidenza o infezione ? aiuto, ho paura a rivolgermi ai centri ospedalieri, sarà la paura di un eventuale esito positivo! mi sento logorato dall’eventuale senso di colpa, il non poterne parlarne e fidarmi con nessuno, il vergognarmi, volevo farlo protetto, ovviamente, invece ecco l’incidente della rottura del preservativo, so che non farò mai il test, o meglio vorrei farlo e leggere negativo, ma se così non fosse mi crollerebbe il mondo addosso, sarebbe la fine di tutto… RingraziandoVi anticipatamente per una sua opinione, cordiali saluti
RISPOSTA
Anche se, stando al suo racconto, considererei il rischio di infezione da HIV piuttosto limitato, il test va eseguito comunque, lasciando perdere tutta la sintomatologia descritta, dai contorni psicosomatici, piuttosto che correlata a un’avvenuta infezione da HIV. Rimane il fatto che non bisogna mai sottostimare il rischio di infezione, soprattutto in caso di rapporti con sconosciute, per di più in Paesi ad elevata diffusione del virus, come quelli africani.