Ureaplasma Urealyticum uomo

    DOMANDA

    Salve, sono un uomo di 33 anni e circa un anno fa mi sono sottoposto a visita urologica per bruciori durante la minzione e nicturia, dalla spermiocoltura prescrittami risultò un enterococco e mi furono prescritti due cicli di antibiotici. Dopo alcuni mesi sono ritornato dall’urologo con una nuova spermiocoltura dato che non vi erano stati miglioramenti e risulta un’infezione da Ureaplasma Urealyticum e mi ha prescritto 2 cicli di 10 giorni di Bassado,che sinceramente vorrei evitare.
    Dalle sue risposte ad altri pazienti leggo che gli antibiotici sono inutili in questo caso, io vorrei sapere a cosa sia dovuto il mio bruciore dato che l’urinocoltura è ok e dall’ecografia risulta l’infezione suddetta.
    Ho visto che lei consiglia alle donne di ripristinare la flora batteriaca, questa cosa vale anche per noi uomini per risolvere il problema? Se si che tipo di cura consiglia? Il kefyr è utile? Consiglia altri tipi di analisi o tamponi?
    Grazie, buon lavoro.
    Alessandro

    RISPOSTA

    Diciamo subito che la spermiocoltura è un esame che dovrebbe essere prescritto con estrema cautela, in quanto falsato da numerose false positività, dovute in prevalenza al sistema di prelievo, piuttosto “indaginoso”, come avrà sperimentato. Ureaplasma, comunque, non è rinvenibile nell’urinocoltura, e la positività rilevata nella spermiocoltura può talora essere indice di uretrite, in presenza di sintomi. Peraltro, questo microrganismo anche nel maschio è spesso presente come innocuo colonizzante delle vie urinarie. Quanto alla terapia, quando indicata, non può seguire le indicazioni previste per le donne, perché l’ecosistema vaginale ha altre caratteristiche, che non sono proprie (ovviamente) dell’apparato riproduttore del maschio.