DOMANDA
Salve,
sono una donna di 40 anni, in passato da bambina/ragazzina sono stata vittima di bullismo e in casa la situazione familiare non era migliore. A 19 anni ho sofferto di attacchi di panico e depressione, pensavo costantemente alla morte, restavo nella mia stanza e non mi relazionavo con nessuno, la situazione è andata avanti così per un anno. Sono stata curata dal medico di base, mai parlato con uno psicologo mai preso psicofarmaci (mi ha solo prescritto Sedatol e Tonogen), ha avuto tanta pazienza nell’ascoltarmi. Ora sto vivendo un momento molto difficile, mio padre sta morendo di cancro. Tutto è iniziato a metà settembre, l’ho portato al pronto soccorso due volte, la seconda volta hanno fatto una TAC che ha evidenziato due formazioni nel cervello, immediatamente ricoverato, accertate metastasi e dimesso dopo 20 giorni. Un secondo ricovero il 18 dicembre fino al 31 dicembre per embolia polmonare. Mi sono sempre presa cura di lui in ospedale e anche casa, ma lunedì scorso è stato necessario il ricovero all’hospice, vado da lui tutti i giorni. Mia madre soffre di decadimento cognitivo e sono divisa in due tra lei e mio padre.
Piango spesso da sola, vorrei essere più forte.
Con mio padre non ho mai avuto un grande legame, è una persona che non ha mai saputo farsi amare… Ho passato la mia infanzia ed adolescenza assistendo a liti continue in famiglia e a nascondermi dagli attacchi d’ira di mio padre. Tutte le sue frustrazioni le sfogava in casa, era così da sempre ed era la norma.
Ma posso anche ritenermi fortunata, i miei due fratelli più grandi hanno visto e passato di peggio, io sono nata molti anni dopo e l’età lo aveva fatto calmare almeno un po’.
Però, anche se come padre non l’ho mai sentito vicino, nonostante tutto, è sempre mio papà e soffro a vederlo così… Per quanto mi sforzi a tener duro, sento che mentalmente e fisicamente sto crollando. Ultimamente ho incubi ricorrenti che mi svegliano sempre tra l’una e le tre di notte, vado a dormire verso le 23 o mezzanotte. Poi mi è difficile riaddormentarmi e spesso passo notti insonni, come ora.
Sogno sempre mio padre che mi urla contro e vuole farmi del male, mi sveglio terrorizzata e con tachicardia. Questi incubi mi stanno devastando, mi fanno sentire orribile, non voglio questi pensieri in questo momento già così triste.
Non ce la faccio più.
Mi dico che è solo stress, che passerà ma ho paura di non riuscire a gestire il problema.
Anche di giorno ho spesso tachicardia e questo opprimente senso di perdita di controllo e di morte. Sono esausta.
RISPOSTA
Generalmente i sogni ed anche gli incubi sono un tentativo di rappresentare ed elaborare qualcosa che consciamente non siamo in grado di gestire.
Ciò ovviamente non vuol dire che ciò che lei sogna sia realmente accaduto, ma forse la situazione attuale le sta riportando alla luce dei sentimenti ambivalenti rispetto alla malattia di suo padre.
Le consiglierei di rivolgersi ad un professionista in maniera da riuscire ad individuare ed elaborare la matrice sottostante ai suoi incubi.