Linfonodo ingrossato

    DOMANDA

    Gentile Dottore,
    sono papà di un bambino di 2 anni e vorrei un suo parere in merito ad un linfonodo ingrossato presente sul collo del mio bambino.

    Fondamentalmente è sempre gonfio con periodo di picco (tipicamente quando sta male) in cui si ingrossa ulteriormente. Ne abbiamo ovviamente già parlato con la pediatra la quale ci ha rassicurato che è normale nei bambini piccoli, tuttavia siamo un po’ preoccupati perché negli ultimi giorni è decisamente aumentato (consideri che ha appena fatto una bella influenza con febbre quasi a 40). Ha concluso oggi la terapia antibiotica di otto giorni, ma non vediamo segnali di sgonfiamento del linfonodo.
    E’ ormai più di un anno che questo linfonodo è presente e volevamo approfondire con una visita ad-hoc ed eventualmente degli esami specifici, perché siamo un po’ preoccupati nonostante le rassicurazione della pediatra.
    Potrebbe darci qualche consiglio su come potremmo muoverci e quali esami fare?

    Grazie mille,
    un cordiale saluto.

    RISPOSTA

    Caro sig. do ragione alla sua pediatra per i seguenti motivi:

    1. i linfonodi o ghiandole sono organi di difesa e producono i nostri anticorpi per cui è corretto che aumentino in presenza di infezioni soprattutto virali.
    2. 2. il diametro che potrebbe preoccupare un po’ è deve essere superiore a 4 cm. la consistenza deve essere dura e non dolente 3. una volta ingrossato entro i limiti detti il linfonodo puo’ rimanere cosi molto a lungo. 4. se dura da un anno già’ esclude processi gravi 6. personalmente se il piccolo sta bene non farei nessun altro accertamento specifico ma solo un controllo clinico periodico dalla pediatra. Cordialmente dr.Jankovic
    Momcilo Jankovic

    Momcilo Jankovic

    EMATOLOGIA PEDIATRICA. Responsabile dell’unità operativa day hospital di ematologia pediatrica dell’ospedale San Gerardo di Monza. Milanese, classe 1952, si è laureato all’Università Statale della sua città nel 1981 e poi specializzato in ematologia, pediatria e anestesia e rianimazione. È anche docente a contratto in pediatria all’Università di Milano-Bicocca.
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