DOMANDA
Buongiorno Dott, la domanda e’ per mio padre che nel 2018 e’ stato operato di k mammario e seguente chemio e radio, alla prima pet di controllo a dicembre dubbio al polmone, eseguito agoaspirato polmonare gennaio 2019 e confermata malignita’, eseguiti esami preparatori per intervento, ricoverato ma poi si accorgono di linfonodi paratracheali ingrossati e lo dimettono, eseguito EBUS TBNA che da il seguente esito: lesione secondaria da neoplasia di carcinoma scarsamente differenziato non a piccole cellule. Ci siamo rivolti ad un oncologo che ha disposto approfondimenti sui vetrini dell’agoaspirato polmonare, siamo in attesa delle analisi molecolari sui geni EGFR ALK ROS KRAS NRAS. La domanda e’ questa: quando c’è un primitivo polmonare con linfonodi interessanti ma non metastasi a distanza il paziente e’ effettivamente inoperabile oppure ci sono casi in cui si effettua l’intervento chirurgico asportando lesione e linfonodi? Se si, in quali casi e’ possibile? Grazie
RISPOSTA
La presenza di linfonodi mediastinici in paz con neoplasia polmonare non è una controindicazione assoluta all’intervento chirurgico.Ovviamente bisogna valutare bene la situazione perche l’interessamento linfonodale puo variare da caso a caso e questo è importante per l’indicazione chirurgica. In linea di massima quando i linfonodi sono omolaterali, non infiltrano strutture mediastiniche, dopo una terapia di induzione (chemioterapia normalmente, o farmaci biologici o immunoterapia in studi controllati), in caso di risposta il paz potrebbe essere candidato a intervento resettivo radicale. E’ importante sottolineare che ogni caso va valutato con estrema attenzione e discusso in sede multidisciplinare in centri di riferiemento per la patologia
cordiali saluti
Prof Spaggiari