DOMANDA
Gent.mo dott. Zucconi,
sono un ragazzo di 21 anni e oggi mi é successo una cosa strana, per la seconda volta, a distanza di qualche settimana, nella medesima situazione. Mi ero appoggiato sul letto subito dopo pranzo, riposando su un fianco. Ho riposato in questa posizione per circa un’ora e, in questo stato di dormiveglia (non sonno vero e proprio), piú e piú volte ho provato un fortissimo tremore alla testa, con dolore alle orecchie, come se stessero scoppiando da un momento all’altro. Tutto il resto del corpo non riuscivo a muoverlo, solamente gli occhi. Credo di aver provato questo forte tremore alla testa per 4/5 volte nell’arco di qualche minuto. Nel frattempo credevo di essermi svegliato, mi sembrava di essere cosciente e ricordo di essermi alzato, ma quando ho avuto nuovamente il tremore (come se fosse una scarica di corrente, ma solo alla testa) mi ritrovavo sul divano ed é stato molto sofferente. Mi sono ripreso dopo qualche minuto ed ero fortemente debilitato e stanco, come se avessi fatto una maratona. Questa cosa mi é successa circa due settimane fa: stesso orario, stessa posizione, addirittura la prima volta cercai di urlare ma non mi usciva nemmeno un fiato. Faccio una vita abbastanza tranquilla, vado all’universit e non seguo alcuna terapia farmacologica.
RISPOSTA
Buongiorno, gli episodi descritti potrebbero essere assimilabili alle paralisi del sonno, fenomeni inabituali del sonno che avvengono al risveglio o all’addormentamento. In genere sono caratterizzati da sensazione di essere privo di forze (come paralizzato) e di non riuscire a muoversi per un breve periodo di tempo (secondi), con successivo risveglio, spesso con angoscia e sensazione spiacevole che si può accompagnare anche a fenomeni a tipo allucinazione sensoriale o ad altro. Avvengono, se sono isolate e non associate ad altri disturbi del sonno, quando i ritmi sonno-veglia sono irregolari o dopo privazioni di sonno, come può succedere in questo periodo di quarantena. Generalmente sono rare, occasionali e non sono pericolose, sapendo che possono essere un fenomeno inabituale, isolato, benigno, non associato ad altri disturbi