Scricchiolii malleolo latelare

    DOMANDA

    Gentile dottore, salve, ho 29 anni e pratico corsa fino alla mezza maratona, e taekwondo. Premetto che a carico della caviglia destra, da diversi anni ho sempre sentito un certo scricchiolio sul malleolo laterale, facendo movimenti di flessione laterale della caviglia verso l’esterno, ma ciò non ha mai dato dolore o problematiche di alcun genere. Da circa 45 giorni ho cominciato ad avvertire dei fastidi al tendine d’Achille (leggere fitte), e da subito ho sospeso gli allenamenti. La situazione è migliorata, anche se in questo tempo ho avvertito, sempre per qualche giorno, come leggere contratture qua e là, sia sul polpaccio che sulla pianta del piede. Dunque 15 giorni fa ho fatto una visita fisiatrica in cui non è stata riscontrata al momento la presenza di tendinite (in effetti a parte i primi giorni, non ho più avvertito fastidi) né fascite plantare. Ora, negli ultimissimi giorni ho cominciato a sentire un leggero fastidio proprio da quegli scricchiolii sul malleolo, con i tendini che sembrano particolarmente “palpabili”, e una sensazione di aumentata sensibilità percepita, ma comunque senza dolore o impedimento nei movimenti. Si tratta insomma di qualcosa sempre di lieve entità ma che mi sembra variato rispetto al normale. Perciò, vorrei chiederle se secondo lei questa situazione in particolare necessiti di essere approfondita, oppure se il tutto è da ritenersi come una serie di disturbi transitori dovuti a scompensi indotti da qualche aggiustamento posturale. La ringrazio per l’attenzione.

    RISPOSTA

    La varietà di sintomi indicherebbe una accurata valutazione specialistica ortopedica, valsa ad escludere soprattutto sofferenze cartilaginee a carico della tibiotarsica e fenomeni degenerativi a carico del tendine achilleo

    Arturo Guarino

    Arturo Guarino

    Direttore della struttura complessa di traumatologia dello sport all’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano. Nato a Torre Annunziata (Napoli) nel 1955, si è laureato in medicina e chirurgia nel 1980 all’Università degli Studi di Milano, specializzandosi poi in ortopedia e traumatologia e in medicina dello sport. Dal 1991 al 1994 è stato medico sociale dell’Inter.
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