DOMANDA
Buonasera dottore.
Mia moglie ha riscontrato la rottura del crociato in data 22 Luglio. E stata operata il 26 di agosto per ricostruzione con tecnica all inside e prelievo del gracile semitendinoso e il menisco mediale. Ha avuto molto dolore nel post operatorio. Nonostante la fisioterapia quotidiana non ha recuperato la flesso estensione sino al 30 di ottobre quando è stato deciso di fare uno mobilitazione in anestesia epidurale. Sono state rilevate delle aderenze ma il ginocchio sotto narcosi ha presentato una escursione completa. E stata prescritto busette 5ug/h cerotto come terapia antalgica dopo lintervento. A seguito della ulteriore fisioterapia ha raggiunto al 15 di novembre l estensione completa con fatica e la flessione a 100 gradi al 15 di novembre è stata fatta una risonanza con esito:
Si apprezza sfumato edema reattivo intranspongioso coinvolgente il condilo femorale esterno ed in minor misura la contrapposta regione del piatto tibiale.
E stata diagnosticata una algodistrofia ed è stato sommontrato clody intramuscolo 5 iniezioni a giorni alterni con nessun risultato. Inoltre è stata iniziata magnetoterapia. Alla fine della terapia di clody e stata prescritta visita algologica e trattamento neridronato in vena. La visita algologica ha rilevato allodinia sia meccanica sia termica. E stato prescritto Lyrica 75mg e clonidina cerotto transdermico da applicare sulla parte più dolente e sospendere busette. Ad oggi il dolore è sotto controllo siamo a 3 giorni di applicazione della nuova terapia e siamo in attesa della somministrazione di neridronato che comincerà martedì della settimana prossima. La fisioterapia permane quotidiana, forzando un po’ di meno per non dare origine a dolore. Gli esami del sangue evidenziano dei neutrofili un po’ bassi e linfociti un po’ alti. La domanda è: possiamo fare altro? Che tempi di risposta ci dobbiamo aspettare dalla terapia? Grazie mille
RISPOSTA
Gentile signore,
il caso che mi descrive è sicuramente intricato. Il riscontro di edema midollare non coincide sistematicamente con un’Algodistrofia, ma potrebbe essere l’esito di un trauma occorso durante l’intervento o durante la successiva FKT. I farmaci finora prescritti hanno avuto il solo scopo di controllare il dolore e non di curare la malattia. Discorso a parte merita il clodronato che con gli schemi impiegati non ha alcuna possibilità di successo.
Solitamente il neridronato e.v. possiede un buon profilo di efficacia nel controllare il dolore nei casi come quello di sua moglie.
L’alterazione della formula leucocitaria non ha nulla a che vedere con il problema del ginocchio.
Cordialità.
MVarenna