DOMANDA
Buonasera Dottore, a marzo il mio ginecologo mi consigliò un tampone vaginale a seguito della prostatite del mio ex, risultato negativo. Dopo prostatite abbiamo fatto solo sesso con preservativo. A luglio rifaccio tampone vaginale per scrupolo e risulta:
Esame secreto vaginale met. microscopic.. pH 4.7
Materiale in quantità discretamente abbondante costituito da numerosi leucociti, varie cellule epiteliali e una modesta quantità di lattobacilli.
ric. Ureaplasma spp positivo.
Il mio medico di base mi prescrive: Flagyl 250 cp mat e sera x 7 gg
Rifaccio tampone di nuovo dopo un mese da cura e ho ureaplasma urealyticum ancora positivo, il medico allora mi prescrive Azitromiina 2 cp assieme. Rifaccio tampone dopo 18 gg ed è ancora positivo. Lui mi dice di sentire un infettivologo, lei cosa mi consiglia? c’è qualche cura alternativa che mi consiglia? Il medico che mi ha fatto tampone mi consigliava di rafforzare difese con vitamina d e fermenti lattici ma prendo già entrambi, cosa altro potrei prendere?
Grazie molte
Saluti
RISPOSTA
Lei non deve trattare Ureaplasma, che è un normale commensale a livello vaginale. Deve invece trattare il dismicrobismo vaginale, evidente dai dati che segnala: scarsità di lattobacilli e pH >4,5. La terapia va eseguita con lattobacilli e vitamina C per via endovaginale per 3-4 mesi. Niente altro.