malformazioni e dutasteride

    DOMANDA

    Preg.mo Dott.,
    innanzitutto La ringrazio per la rapida, puntuale e chiara risposta in merito al (recentissimo) quesito postoLe circa l’uso di dutasteride per il trattamento di alopecia androg.
    Lei ha parlato sia di possibili “alterazioni malformative in un eventuale feto maschio” sia di possibile “riduzione della conta e della motilità degli spermatozoi riducendo, pertanto, il potenziale di fertilità”. Orbene, in merito a queste due eventualità ed a completamento delle stesse vorrei cortesemente sapere (sempre in linea generale e di max) cosa dice la letteratura e l’esperienza sul punto:
    1) le eventuali malformazioni possono aversi solo sul feto maschio o anche feto donna;
    2) la tipologia di eventuali malformazioni (mentali, deambulatorie, ecc. ecc.);
    3) quanto tempo prima conviene sospendere l’uso di dutasteride, prima di poter provare (con tranquillità) a fecondare.
    Inoltre, aggiungo che la dose che assumo è giornaliera di 0,5 mg e da circa un annetto quasi.
    Grazie ancora e mi scuso.

    RISPOSTA

    Buongiorno. Ad integrazione della precedente risposta Le riporto di seguito che dutasteride può essere presente nel liquido seminale e determinare potenziali alterazioni (almeno stante le conoscenze attuali a me note) sul feto maschio a livello dell’area genitale (quindi può interferire sul corretto sviluppo dell’apparato riproduttivo di un feto maschio). Stante la scarsità dei dati di letteratura non è acclarato quanto prima occorra sospendere dutasteride per eliminare tale rischio riproduttivo nonchè le potenziali alterazioni sulla conta e motilità spermatica e sul volume seminale. Tuttavia possiamo ragionevolmente suggerire di attendere almeno 6 mesi dalla sospensione di dutasteride prima di tentare un concepimento. (può eventualmente consultare se vuole Drobnis EZ and Nangia AK Adv Exp Med Biol 2017; 1034: 59-61) per ulteriori informazioni.

    La saluto cordialmente

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    Carlo Foresta

    ANDROLOGO. Direttore del Centro regionale di crioconservazione dei gameti maschili, Università degli Studi di Padova. Nato a Lecce nel 1951, si è laureato in medicina e chirurgia all’Università di Padova, dove si è poi specializzato in endocrinologia. A Pisa ha invece conseguito la specializzazione in andrologia. È professore ordinario di patologia clinica all’Università di Padova […]
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