DOMANDA
Buongiorno Dottore,
sono una donna di 55 anni. Durate un ricovero ospedaliero per pielonefrite acuta sin, attraverso una TC dell’addome con e senza contrasto, occasionalmente mi è stato riscontrato quanto segue:” a carico dell’arteria splenica, nel suo tratto preilare, si evidenzia dilatazione aneurismatica con diametro di circa 19mm con apposizioni parietali trombotiche a componente mista e calcifica. Piccola immagine calcifica si evidenzia nel contesto del parenchima renale possibile espressione di microcalcolo”.
Come mi devo comportare?
Grazie per l’attenzione
RISPOSTA
Gentile Lettrice,
gli aneurismi dell’arteria splenica sono rari, spesso asintomatici, e vengono in genere scoperti del tutto casualmente. L’unico vero rischio, che può rappresentare un evento grave, è la rottura: tale evento è correlato alle dimensioni dell’aneurisma e sembra essere più rilevante oltre i 2,5 cm. Si ritiene pertanto opportuno trattare gli aneurismi, oltre che nei rari casi in cui danno disturbi, quando aumentano rapidamente di diametro o raggiungono dimensioni superiori ai 2 cm. La terapia consiste nel “chiudere” l’aneurisma attraverso una sonda introdotta direttamente nell’arteria splenica o, quando questo non sia possibile, asportando chirurgicamente la milza stessa. Quest’ultimo intervento viene abitualmente eseguito con tecniche di chirurgia mininvasiva (laparoscopia).