DOMANDA
Buongiorno Dottore, mia figlia, 24 anni, lo scorso anno in seguito a qualche giorno con più scariche giornaliere e sporadici episodi di muco nelle feci è stata sottoposta a colonscopia parziale dalla qual veniva ipotizzata sospetta Rcu, visionata poi dal gastroenterologo che concludeva parlando di colite eosinofila che essendo senza sintomi non necessitava di terapia ma di colonscopia totale. Nel frattempo esami sangue nella norma, calprotectina 106, negativa la ricerca di batteri, eco anse intestinali tutto in regola, positiva esame sangue occulto. Questo esito della colonscopia attuale: biopsia colon dx : frammenti di mucosa del grosso intestino ad architettura ghiandolare conservata sede in lamina propria di flogosi cronica non granulomatosa focalnente moderata priva di attività neutrofila polimorfa con modesta composizione eosinofila. Assenza di displasia. Colon sx : frammenti di mucosa del grosso intestino con focale distorsione ghiandolare associata alla presenza in lamina propria di flogosi cronica non granulomatosa focalnente severa a spiccata componente plasmacellulare attiva (neutrofili sparsi rare immagini di criptite focale erosione )assenza di displasia. Rettale: frammenti di mucosa del grosso intestino ad architettura ghiandolare conservata sede in lamina propria di flogosi cronica non granulomatosa lieve priva di attivita neutrofila polimorfa con modesta componente eosinofila, assenza di displasia. Reperti di tipo infiammatorio cronico con attività lieve nel colon sx esenti da carattere di specificita compatibili con sospetto clinico di malattia infiammatoria cronica intestinale idiopatica tipo morbo di crohn.
Mia figlia da oltre un anno non ha sintomi se non raramente presenza di muco nelle feci, io vorrei chiedere una vostra interpretazione del referto, è colite aspecifica? È morbo di crohn? Grazie mille per l’attenzione, buona giornata.
RISPOSTA
Cara signora la sua domanda è degna di un confronto tra esperti in quanto descrive una condizione border line molto sfumata che non permette un giudizio definitivo. Intanto alcune premesse. Sul piano clinico un periodo limitato (“qualche giorno”) di diarrea con presenza di muco senza sangue ed esami di laboratorio negativi non necessariamente richiedeva un approfondimento. Una volta però che si è ritenuto di farlo si doveva eseguire una colonscopia intera (c’era stata diarrea) e non parziale con doppio stress per la giovane paziente. Lei non mi riporta la descrizione delle colonscopia: che significa sospetta RCU? e la seconda coloscopia confermava? La diagnosi di colite eosinofila è istologica ma non basta qualche raro eosinofilo per definirla tale. Il colon è sempre infiammato per la presenza della flora saprofita e quindi sempre segni istologici di infiammazione compaiono e si definiscono come colite aspecifica che non ha alcun valore patologico. Venendo al dettaglio la risposta istologica presenta effettivamente alcuni segni significativi a mio parere più nel senso di eventuale colite ulcerosa che di Crohn. Dico eventuale perchè non è esprimibile come le anticipavo una diagnosi definitiva. Ovviamente mi manca la descrizione dell’endoscopia e se la paziente avesse effettuato terapie che avrebbero potuto modificare il quadro complessivo. In conclusione adotterei una strategia di attesa valutando il ripetersi di sintomi evidenti ed i dati di laboratorio monitorando ogni 6 mesi PCR, Emocromo, Ferritina, sideremia e quadro proteico. A mio avviso non sarebbe per ora necessaria terapia, al limite potrebbe praticare per qualche mese della mesalazina 800 mg x 2 volte al giorno. Questo giudizio può però essere modificato se si fosse presentato un quadro endoscopico marcato. Se vuole me lo invii e la mia risposta potrà essere più precisa!