DOMANDA
Salve, il bambino in questione ha 5 anni.
Ha smesso di prendere il seno a 3 anni.
Da quel momento, altezza seno mi è un neo che lui tocca, per addormentarsi.
Fino a qualche giorno fa, si metteva in braccio a me e me lo toccava per rilassarsi. Dopodiché ho deciso di prendere un lettino per farlo addormentare da solo. E ogni volta mi chiede di mettermi vicino a lui, per toccarlo e addormentarsi
Se piange, viene in braccio e me lo tocca, se é felice ed è in braccio infila la mano e me lo tocca. Se non mi vede per qualche tempo, che sia perché è a scuola o magari sono io a lavoro, appena torno, mi abbraccia si, ma mira subito a toccarmi questo neo e a volte, a mettersi sul divano sopra di me a toccarlo e forse anche un po a muoversi.
Quando mi vesto davanti a lui, mi bacia il seno.
Volevo sapere come comportarmi davanti a questi comportamenti? E se è giusto che io lasci che lo faccia.
Grazie mille
RISPOSTA
Cara signora,
da quanto mi descrive, ci sono comportamenti che vanno eliminati per assumerne altri più adeguati all’età di suo figlio. Il bambino infatti ha 5 anni e deve essere aiutato a crescere e a staccarsi nel modo giusto dalla mamma, altrimenti ne va del suo sviluppo psicologico. Già il fatto di averlo allattato fino a tre anni indica un legame troppo simbiotico che non favorisce la differenziazione, necessaria per una sana crescita. Occorre che lei tratti suo figlio non come un neonato, ma come un bambino della sua età. Cominci a dirgli con tatto, accoglienza, ma fermezza che ormai sta crescendo e non è più un bebè e perciò non c’è alcun bisogno né motivo che tocchi il corpo della mamma in quel modo. Lo metta nella sua cameretta, stando accanto a lui su una sedia leggendogli una storia per farlo addormentare, ma senza mettersi nel letto con lui. Deleghi alcune cose al padre, in modo che il bimbo non debba fare tutto con lei o stare sempre con lei. Faccia in modo che esca con il papà, facendo insieme delle cose “da maschi”, giochi compresi.
È probabile che all’inizio suo figlio protesterà e non vorrà stare alle nuove condizioni e che sarà più nervoso, ma poi vedrà che si sentirà meglio e più sollevato anche lui. Importante è non fare passi indietro o oscillare tra un dato comportamento e l’opposto. I limiti li deve mettere lei, poiché suo figlio non è in grado ed è stato abituato così fino ad ora. Insomma ci metta un po’ di impegno e abbia pazienza, costanza e coerenza per un po’ di tempo nel cambiare modalità e vedrà che sarà meglio per tutti.
Se vuole, mi faccia sapere come va.
Un caro saluto.
Rosanna Schiralli