DOMANDA
Salve Dottore, sono un operaio edile e vorrei parlarle del famoso eternit. Mi spaventa a morte sono disperato. Qualche giorno fa il culmine. Un capo mastro che smerigliava con un attrezzo elettrico da taglio una piastrella poggiata su un serbatoio in eternit. Cavolo eppure è risaputa la sua nociva attività per mezzo dell’amianto. Comunque ha procurato un 50-60 taglietti su questo serbatoio, generando fibre più piccole. Dottore io mi chiedo che rischi corro? Il tutto era al chiuso. Credo sia stata l’unica vera esposizione seria, oltre al fatto che subito dopo ho spazzato a terra un paio di volte. Altre 2 volte è stato rotto a martellate ma non ricordo altre esposizioni. Ho letto le vostre risposte rasserenanti ad altri utenti ma leggendo su internet è scritto che i macrofagi non riescono a ‘digerire’ queste fibre di amianto procurando uno stato infiammatorio cronico che porta poi a gravi malattie (carcinoma polmonare, mesotelioma pleurico, asbestosi).
Potrebbe darmi un consiglio? La ringrazio
RISPOSTA
Lei sottolinea giustamente che lo stato infiammatorio per essere preoccupante deve essere “cronico”, che per l’amianto significa esposizione per mesi o anni all’inalazione di fibre di asbesto. Nel suo caso, l’esposizione è stata breve ed occasionale, quindi… DO