DOMANDA
Egregio dottore, a breve dovrò affrontare un piccolo intervento ginecologico in DH. Dato il periodo e, non essendo ancora vaccinata, l’idea di trascorrere un’intera giornata in ospedale mi terrorizza.
Ovviamente a questo si aggiunge l’ansia per il tipo di intervento (isteroscopia) che, per quanto banale, richiede, come tutti raccomandano, mani esperte e centri qualificati.
Io dovrò eseguirlo in un ospedale pubblico che non conosco e con un ginecologo di cui so poco, però l’urgenza di risolvere il problema, mi costringe (quasi) ad affidarmi completamente a lui….immagini con quale ansia!
Grazie in anticipo della risposta. Maria
RISPOSTA
Gent.ma,
come sa, comunicare bene è difficile. Già non è semplice riuscirci nelle situazioni normali. Quando addirittura ci sono condizioni di emergenza, la cosa si complica ulteriormente.
Purtroppo durante questa epidemia abbiamo assistito a dei pessimi modi di comunicare, caratterizzati da: mancanza di chiarezza, contraddittorietà delle informazioni, manipolazioni dei contenuti, inadeguatezza dei soggetti parlanti.
Tutto questo ha contribuito a creare confusione e paura tra la gente, e a rappresentare il virus non come una entità dalla quale possiamo proteggerci, ma come un nemico che incombe minaccioso, dal quale non possiamo difenderci.
Per questi motivi, quindi per colpa di precisi errori che sono stati commessi, per diverse persone gli ospedali da luoghi di cura, sono oggi percepiti come luoghi di possibile contagio. In realtà gli ospedali sono luoghi sicuri e protetti da tutti i dispositivi necessari previsti dalle norme. Ed il personale sanitario le può offrire tutte le garanzie di sicurezza.
Quindi proceda pure con serenità con i suoi accertamenti.
Se questa sua preoccupazione, dopo gli esami, perdurasse, cerchi uno psicologo con cui parlarne. Con poche sedute l’aiuterà a superare questo suo problema,