Dolore anche

    DOMANDA

    Buongiorno. Sono una donna di 40 anni normopeso. Circa 15 anni fa ho scoperto con una radiografia di avere,come mia mamma, accentuato valgismo bilaterale cervico diafisiario bilaterale con a destra sfuggentezza del cotile. Mia mamma ha fatto protesi a circa 55 anni.
    Non ho mai avuto particolari problemi se non piuttosto saltuari di dolori alle anche, quando forzavo eccessivamente.
    Faccio un lavoro sedentario, ma cammino da sempre almeno 3 o 4 volte la settimana per circa un’oretta, in piano.
    Circa due mesi fa, ho iniziato a sentire le anche pesanti, le cosce, a fine camminata, come rigide, come due “pezzi” a se stanti.
    La cosa non è migliorata col riposo, premetto che non ho fatto alcuno sforzo prima della comparsa dei sintomi.
    Ho fatto 5 sedute di fisioterapia e di tecar ed esercizi a casa con l’elastico consigliati dal fisioterapista, ma nulla, anzi la pesantezza è diventata dolore con la deambulazione.
    Da qualche settimana il dolore è presente anche senza deambulazione, da ferma spesso ho dolore all’interno dell’anca, un dolore sordo. Ho male maggiormente alla destra, ma comunque ad entrambe. Ho male anche all’inguine e all’interno coscia. Camminare e stare anche ferma in piedi è difficilissimo, mi tirano molto ed al passo sento un dolore molto forte, anche se faccio pochissimi passi. Il dolore quando cammino è all’inguine, all’interno coscia ma anche all’interno dell’anca stessa e all’esterno nella parte alta.
    Ho anche dolore lombosacrale ma sopportabile e non continuo, saltuario.
    Esito della lastra appena fatta:
    Artrosi sacro iliaca bilaterale contrassegnata da addensamento delle superfici contrapposte. Rima articolare conservata. Addensamento sclerotico subcondrale delle fosse acetabolari e iniziale osteofitosi marginale dei cercini. Teste femorali con profilo regolare. Coxatrosi non avanzata.
    Alla visita ortopedica è stata ipotizzata trocanterite, perché in alcuni punti che mi ha toccato avevo dolore fortissimo. Mi ha consigliato cyclette e ginnastica in acqua.
    4 gg di Dicloreum non hanno fatto alcun effetto, seguito da 3 giorni (sono al terzo ora) di Arcoxia 120 una al dì nessun effetto, neppure lieve, sul dolore.
    Non so più cosa fare, l’ortopedico voleva infiltrarmi di cortisone durante la visita ma suppongo sia una cosa da fare con eco-guida; è l’unica soluzione possibile?
    Il dolore che aveva mia mamma prima della protesi era diverso e non è stato sicuramente invalidante fin da subito, per 20 anni dal primo dolore ha camminato fino al peggioramento ed alla protesi, ma non ha mai avuto un dolore simile. Premetto che soffro spesso si infiammazioni osteoarticolari (epicondiliti recidivanti trattate con onde d’urto e infiltrazioni), calcificazioni su cuffia rotatori spalla etc. Ma in questo caso il dolore è invalidante ed è anche a riposo.
    Attendo risonanza magnetica tra 15 giorni. Mi piacerebbe un vostro parere e vi ringrazio

    RISPOSTA

    Carissima, da quanto mi dice e da quanto ho potuto capire, molto in generale e senza un accurato esame clinico, posso solo dire che probabilmente il dolore da lei lamentato e’ determinato da un iniziale consumo delle articolazioni delle anche sulla base di una anomalia congenita ed in associazione ad una artrosi delle articolazioni sacroiliache.

    Le infiltrazioni ecoguidate delle anche ad oggi sono molto utilizzate per combattere il dolore e ritardare l’eventuale necessita’ di una protesi sostitutiva.

    L’ortopedico di sua fiducia sapra’ sicuramente indirizzarla  nelle scelte dopo averla visitata ed aver analizzato la documentazione radiografica.

    Cordiali saluti

    Francesco Ceccarelli

    Francesco Ceccarelli

    Professore ordinario di ortopedia e traumatologia presso l’Università di Parma dove dirige anche la scuola di specializzazione. Nato a Perugia nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 e si è specializzato in ortopedia nel 1983 e in fisioterapia nel 1987. È autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero.
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