Sacroiliete e dolore da seduto

    DOMANDA

    Salve dottore.
    Soffro da ormai 3 anni e mezzo di un dolore che si presenta in posizione seduta nella zona sacro iliaca. Provando ad individuare il punto preciso potrei dire che la parte più dolente sia sui punti che poggiano sulla superficie (zona tuberosità ischiatica?). A volte ho l’impressione che persino la pelle sia irritata ma non so se possa essere collegato col problema.

    L’ultimo dei tanti medici che mi ha visitato (ho già fatto tecar l’anno scorso ma non ha aiutato) mi ha diagnosticato una sacroileite e mi ha prescritto arcoxia 60mg che inizierò a prendere a breve. Gli altri medici hanno diagnosticato rispettivamente una fibriomialgia e una coxalgia.

    Nei momenti più critici del dolore, in passato, ho avuto notevoli problemi anche alle gambe con dolore alla parte posteriore e debolezza muscolare. Ultimamente la situazione è migliorata ma il problema persiste dopo una seduta di almeno 2 ore su sedia d’ufficio (con cuscino specifico per questo tipo di problemi !).

    La risonanza magnetica fatta l’anno scorso prima delle tecar non ha evidenziato problemi alla zona dell’anca. In passato mi è stata diagnosticata alla schiena una protusione L5-S1.
    Non so più che fare e sto convivendo ormai quasi rassegnato con questo dolore fastidioso.

    Immagino che gli esercizi potrebbero aiutare ad alleviare i disturbi perché “allenano” le parti interessate, ma ce ne sono alcuni in particolare da eseguire? E soprattutto come posso prevenire l’insorgere del dolore dopo una seduta che dura più di 2 ore? Cerco di alzarmi spesso ma è comunque limitante.
    Grazie tante e buon lavoro.

    RISPOSTA

    Ritengo praticamente impossibile dare una risposta esaustiva alle sue domande solo sulla base di quanto mi riferisce e senza un accurato esame clinico: oltretutto per una patologia che risulta molto difficile da inquadrare.

    In generale posso solo dire che la sacroileite e’ un quadro che puo’ indirizzare verso un reumatismo infiammatorio cronico di tipo siero-negativo tipo spondilite anchilopoietica (per distinguerlo dall’artrite reumatoide che si caratterizza per la positivita’ nel sangue del cosidetto  fattore reumatoide) che oltre alle articolazioni sacroiliache puo’ interessare anche la colonna vertebrale e le inserzioni dei tendini all’osso. Questo potrebbe giustificare anche la sua patologia vertebrale ed anche l’irradiazione del dolore alla faccia posteriore delle cosce, per un interessamento infiammatorio delle tuberosita’ ischiatiche ove si inseriscono i muscoli posteriori.

    Da non sottovalutare anche un eventuale sovrappeso che potrebbe aver innescato una flogosi dei muscoli posteriore delle cosce all’inserzione sulle tuberosita’ ischiatiche in caso di prolungate posture da seduto.

    Se non l’ha gia’ fatto consulterei un reumatologo, se non altro per escludere un eventuale reumatismo siero-negativo in base a specifici esami di sangue.

    Cordiali saluti

    Francesco Ceccarelli

    Francesco Ceccarelli

    Professore ordinario di ortopedia e traumatologia presso l’Università di Parma dove dirige anche la scuola di specializzazione. Nato a Perugia nel 1955, si è laureato in medicina nel 1980 e si è specializzato in ortopedia nel 1983 e in fisioterapia nel 1987. È autore di oltre 350 pubblicazioni scientifiche in Italia e all’estero.
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