DOMANDA
Gentile Dottore,
ho 50 anni e soffro di malattia diverticolare. Ho avuto un primo episodio all’eta di 37 anni, con infiammazione di un diverticolo e formazione di un grosso ascesso che venne curato prontamente in ospedale per via antibiotica e riposo intestinale.
Dopo quell’episodio ed aver cambiato stile di vita (alimentazione più ricca di fibre
e più sport) non ho più avuto ricadute per 14 anni, fino ad aprile di quest’anno.
Verso fine Aprile ho cominciato ad avvertire disturbi alle vie urinarie. Essendo all’estero per lavoro (in un paese in via di sviluppo) , il disturbo venne trattato come una cistite-prostatite, con una breve cura antibiotica a base di ciprofloxacina. In sostanza , i dolori sono durati a lungo ed associati di tanto in tanto a pneumaturia. Dopo un periodo di 10 giorni con levofloxacina e nitrofurantoin, le condizioni sono molto migliorate e per due mesi non ho avuto alcun disturbo ne pneumaturia.
Rientrato in Italia a Giugno ne ho parlato con un urologo, che mi ha consigliato Colonscopia-Tac addome-cistoscopia. La colonscopia ha confermato una diffusa diverticolosi, senza evidenziare fistole. La cistoscopia ha evidenziato una “verosimile” fistola entero-vescicale. La TAC ha emesso il referto seguente:
Diffusa diverticolosi del colon con maggiore espressione nel sigma dove si apprezzano diverticoli con diam max di 10mm . Allo stesso livello si associa ispessimento delle pareti e segno di marezzatura dell’adipe periviscerale prevalente lungo il versante antimesenterico a limite del fondo vescicale. Per una piccola porzione del versante antimesenterico del sigma prende contatto senza soluzione di continuita’ (9mm ) con il peritoneo a limite della cupola vescicale dove si configura una piccola raccolta similcistica di 16mm di ampiezza e 7mm di spessore da riferire a componente ascessuale residua. La piccola raccolta presenta pareti proprie ma e non interrompe la parete muscolare della vescica. Normale aspetto della mucosa vescicale allo stesso livello e nelle restanti porzioni. Omogenea la densita’ del contenuto urinario. Non evidenti raccolte liquide peritoneali.
In corrispondenza del meso del sigma si apprezzano almeno due linfonodi globosi con c.e. positivo come di linfonodi reattivi.
In sostanza, durante i mesi di Giugno e Luglio sono stato benone, senza alcun disturbo e senza pneumaturia. Ad agosto ho ricominciato ad avere sbuffetti di aria durante la minzione. Fatta una urinocultura, mi è stata trovata Klebisiella pneumoniae, con inizio terapia antibiotica.
Domanda. Pensa che un intervento chirurgico sia assolutamente indispensabile per risolvere il problema? E’ possibile che una terapia antibiotica (o altro) possa aiutarmi ad uscire da questa situazione?
La ringrazio in anticipo e le invio
Cordiali Saluti
RISPOSTA
Assoluta indicazione all’intervento per due motivi: la subentranza degli episodi e la giovane età della prima manifestazione che comporta un maggior rischio di perforazione nel corso della vita data la lunga aspettativa della stessa vita. In particolare la diagnosi di fistola colovescicale era già clinica (storia di diverticoli complicati e pneumaturia) e l’unico utile dei tre esami era la TAC per verificare i contatti tra i visceri. Si operi in elezione (con un chirurgo esperto di chirurgia colorettale) e non rischi un intervento in emergenza sempre più problematico-