biliari, àcidi


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    composti derivati dal colesterolo, prodotti dal fegato; costituiscono circa il 12% della bile. Gli àcidi biliari si dividono in primari, cioè formati direttamente dal fegato (acido colico e acido chenodesossicolico), e secondari (acido litocolico e acido desossicolico), formati nell’intestino a partire da quelli primari. Prima di essere secreti nella bile gli àcidi biliari vengono coniugati nel fegato con gli aminoacidi glicina e taurina, per formare i cosiddetti sali biliari. Dalla bile passano poi nell’intestino: la quota più importante viene assorbita nella parte terminale dell’intestino tenue (ileo distale). La porzione che non viene assorbita passa nel colon, dove la flora batterica metabolizza gli àcidi biliari primari e li trasforma in secondari: parte di questi viene riassorbita e portata al fegato tramite il sangue portale, dove si ha captazione e nuova secrezione nella bile (circolo enteroepatico). Il contenuto corporeo di àcidi biliari oscilla fra 3 e 4 g, ed è sottoposto al circolo enteroepatico circa due volte per pasto, per un totale di 8-10 volte al giorno. La quota non riassorbita dal fegato viene eliminata con le feci: questa perdita viene compensata da una corrispondente sintesi epatica. Le funzioni degli àcidi biliari sono: agire sui grassi alimentari formando le cosiddette micelle, che ne permettono l’assorbimento; mantenere in soluzione gli altri costituenti della bile; facilitare l’escrezione biliare del colesterolo; facilitare il trasporto e l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K). In alcuni stati patologici si può avere un accumulo di àcidi biliari (per esempio, nelle epatopatie, nella colestasi) o una loro eccessiva perdita (per esempio, nelle diarree croniche).