emodiluizione


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    riduzione terapeutica della viscosità del sangue al fine di migliorarne le caratteristiche di scorrimento nei vasi periferici e diminuire il rischio di complicazioni trombotiche. La manovra consiste in pratica nell’abbassamento del valore di ematocrito (dato dal rapporto tra la parte corpuscolata del sangue e quella fluidoplasmatica) ottenuto sottraendo quantitativi predeterminati di globuli rossi e rimpiazzando la quota prelevata con soluzioni idrosaline bilanciate o con soluzioni di plasma artificiale, allo scopo di mantenere invariata la volemia. L’emodiluizione trova applicazione nella preparazione preoperatoria a interventi chirurgici nel corso dei quali si presume di dover eseguire delle trasfusioni di sangue al fine di compensare le perdite. La riduzione dell’ematocrito e quindi della viscosità del sangue abbassa notevolmente il rischio delle complicazioni tromboemboliche durante il periodo postoperatorio, quando il paziente è costretto all’immobilità prolungata; il sangue infatti è più fluido e presenta una maggiore velocità di scorrimento, con minor tendenza a formare coaguli nei vasi sanguigni. La tecnica dell’emodiluizione nell’ambito dell’autotrasfusione va acquistando una sempre maggiore diffusione per gli indubbi vantaggi che offre.