furosemide


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    composto sulfonamidico ad azione diuretica molto intensa, agisce bloccando il riassorbimento di sodio e di cloro nel tratto ascendente dell’ansa di Henle (e in minor misura nei tubuli prossimali e distali) del nefrone e bloccando la pompa sodio/potassio. Esplica, inoltre, azione vasodilatatrice diretta sui vasi renali. L’inizio della diuresi e della dilatazione arteriolare che esso induce è rapido, ma l’effetto persiste per un periodo più breve (4 ore). L’effetto è dose-dispendente: è, pertanto, possibile ottenere una diuresi guidata. Non vengono inoltre modificati significativamente i valori pressori nel normoteso. Aumenta la diuresi e l’escrezione di sodio, cloro e potassio. Le sue indicazioni comprendono: tutte le forme di edemi a genesi cardiaca, acuta e cronica; ascite da cirrosi epatica, da ostruzione meccanica o da insufficienza cardiaca; edemi di origine renale, e in particolare nell’insufficienza renale acuta (perché l’azione della furosemide si esercita anche quando la filtrazione glomerulare è fortemente limitata), nel trattamento dell’insufficienza renale cronica sia in fase dialitica che predialitica e nel trattamento della sindrome nefrosica; edemi periferici da rallentamento circolatorio; ipertensione lieve o media. Tra i suoi effetti indesiderati, va segnalato che la furosemide: aumenta la tossicità dei digitalici (perché la deplezione potassica fa aumentare la sensibilità del miocardio nei confronti della digitale), dei salicilati e delle cefalosporine; potenzia l’azione dei dicumarolici; può determinare disturbi addominali e, in conseguenza dell’emoconcentrazione, può provocare iperuricemia, ipopotassiemia, ipercalcemia e iperglicemia (raramente).