insieme dei processi biochimici ed energetici che si svolgono negli organismi viventi. Nelle trasformazioni chimiche che continuamente hanno luogo nell’organismo si possono riconoscere due fasi: processi di demolizione o scissione (catabolismo), attraverso i quali le sostanze vengono trasformate in molecole più piccole con conseguente liberazione di energia, e processi di sintesi o costruzione (anabolismo), attraverso i quali vengono prodotte sostanze più grandi e complesse a partire da molecole elementari, con consumo di energia. L’energia liberata nel corso dei processi di demolizione viene in parte ceduta all’organismo sotto forma di calore, in parte riutilizzata per la costruzione di nuove molecole. Gli alimenti ingeriti vanno incontro a un metabolismo che è finalizzato allo sfruttamento dell’energia in essi contenuta: tale energia viene utilizzata soprattutto sotto forma di calore, per mantenere stabile la temperatura corporea a 37 °C, e sotto forma di energia meccanica, necessaria per il lavoro muscolare.
Metabolismo basale e fabbisogno energetico
Il metabolismo basale corrisponde all’energia minima richiesta dall’organismo in stato di riposo fisico, digestivo ed emozionale. Esso è influenzato da vari fattori: la superficie corporea (infatti è maggiore negli individui di corporatura piccola perché possiedono una superficie corporea proporzionalmente più estesa), l’età (il metabolismo basale è maggiore nel lattante e minore nell’anziano), il sesso (è inferiore nella donna rispetto all’uomo), il clima (è più elevato nei climi freddi rispetto a quelli temperati), lo stato nutrizionale (si abbassa durante il digiuno o con un’alimentazione vegetariana, mentre si innalza nelle diete iperproteiche), lo stato di salute (la febbre aumenta il metabolismo basale del 13% per ogni grado di aumento di temperatura corporea), effetti ormonali (l’ipertiroidismo, lo stress psicofisico, la gravidanza fanno aumentare il metabolismo basale). Per stabilire di quante calorie necessita un individuo per vivere ed esercitare le proprie attività bisogna tenere conto, oltre che del metabolismo basale, anche della quantità di calorie consumate nell’espletamento di un determinato lavoro, e del consumo energetico richiesto per la normale attività fisica del soggetto. Il fabbisogno energetico totale può salire negli individui che compiono un intenso lavoro muscolare fino a valori 3-4 volte maggiori di quelli del fabbisogno basale. In linea di massima, nel soggetto adulto (che non ha problemi di accrescimento), le calorie presenti nella dieta devono corrispondere al suo fabbisogno energetico. Se l’individuo consuma più calorie di quante ne ingerisce, vengono utilizzate le riserve accumulate dall’organismo, e l’individuo perde peso. Se invece il valore calorico degli alimenti introdotti supera l’energia spesa, si hanno immagazzinamento di energia sotto forma di grassi e aumento del peso corporeo.