antidepressivi


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    farmaci utilizzati per elevare il tono dell’umore nella depressione. Hanno effetti diversi: un effetto antidepressivo propriamente detto, cioè riducono l’umore triste, il pessimismo, l’angoscia e i sintomi somatici, come il senso di oppressione e di stanchezza; un effetto antiansioso, ossia riducono l’ansia e l’agitazione nelle depressioni in cui questi sintomi sono dominanti; un effetto stimolante, che è conseguente a quello antidepressivo e agisce sull’apatia, sulle inibizioni psicomotorie e sulla vigilanza, ma può produrre insonnia. I vari effetti si manifestano a dosaggi diversi: a basse e medie dosi prevalgono i primi due, alle alte dosi è più evidente l’effetto stimolante. Nelle depressioni con blocco psicomotorio, inoltre, si somministrano antidepressivi che evidenziano prima un effetto ansiolitico ed elevatore del tono dell’umore per evitare che gli effetti stimolanti possano attivare valenze suicidarie latenti. Per questo motivo la somministrazione di antidepressivi non può avvenire in modo prestabilito, ma deve essere adattata al singolo paziente. L’azione sul tono dell’umore degli antidepressivi si evidenzia non prima di 10-20 giorni dall’inizio della terapia; per questo nei casi particolarmente gravi è consigliabile il ricovero ospedaliero. Tra gli antidepressivi più usati troviamo i triciclici , come l’amitriptilina e la nortriptilina, gli inibitori del rientro della serotonina come la fluoxetina, e il trazodone, utilizzato nella depressione dell’anziano.