antiàcidi


    Aggiornato il 14 Dicembre 2015

    farmaci che riducono l’acidità del succo gastrico attraverso vari meccanismi: neutralizzazione, adsorbimento, azione antisecretoria. I neutralizzanti reagiscono con l’acido cloridrico determinando innalzamento del pH gastrico, e sono: bicarbonato di sodio, tartrati e citrati alcalini, carbonati di bismuto e di magnesio. Un tempo largamente usati, trovano oggi limitata applicazione, in quanto liberano nello stomaco acidi deboli (tartarico, citrico, carbonico), che sono attivi stimolatori della secrezione gastrica. Il loro effetto è pertanto temporaneo e determina in genere una recrudescenza della secrezione cloridrica. Gli antiàcidi che non presentano tale azione secondaria sono: ossido di magnesio, idrossido di alluminio o miscele di entrambi. Gli adsorbenti agiscono catturando l’acido cloridrico gastrico senza reagire con esso; sono: idrato di alluminio colloidale, caolino e una particolare argilla detta attapulgite. Altri antiàcidi efficaci sono il carbenoxolone e il sucralfato, che proteggono la mucosa gastrica dagli effetti erosivi dei succhi digestivi. Tra i farmaci che inibiscono la secrezione gastrica importantissimi sono gli inibitori dei recettori H2 gastrici dell’istamina /cimetidina, ranitidina, famotidina), e gli inibitori della pompa protonica (omeprazolo, pantoprazolo, lansoprazolo). Questi antiàcidi hanno sostanzialmente modificato il decorso naturale e la prognosi dell’ulcera peptica, limitando fortemente il ricorso alla terapia chirurgica.